“L’estate di San Martino si sta presentando molto lunga e anticipata, facendo dimenticare la vecchie abitudini di vedere l’autunno con l’inizio di novembre. Dal 20 ottobre (salvo un rapido cambiamento il 27 e 28) si sta avendo cielo terso con qualche abbassamento delle temperature notturne e con giornate dove la colonnina del termometro sale di 8/10 gradi oltre la norma stagionale. In questo contesto meteo un po’ anomalo la migrazione ha alternanze significative ma, soprattutto e stranamente, si stanno presentando specie nordiche che sovente sono accompagnate dalle basse temperature.
Le cesene ne sono l’esempio, tanto che da anni al nord non si vedevano in gran numero come quest’anno. La loro buona presenza si è fatta notare anche nel centro Italia. Più scarso il tordo sassello che si fa desiderare, mentre allodola, lucherino, peppola, fringuello, storno e tordela, accompagnati dal pettirosso, dal merlo e dal regolo, si stanno presentando in modo più che positivo. Insomma, a parte il tordo bottaccio, ancora presente in modo esiguo, le altre specie non stanno rispettando le date dei Santi e con loro anche i proverbi dei nostri vecchi che volevano presenti alcune specie solo con le temperature adatte alla stagione.
Tra i non passeriformi anche la beccaccia, soprattutto verso la fine della prima settimana di novembre, è riapparsa in modo positivo sia al nord che al centro Italia. Anche se al centro-sud le condizioni meteo hanno condizionato l’inizio della migrazione, nell’ultima settimana appena conclusa alcune specie hanno regalato nuove emozioni da nord a sud, sottolineando che la migrazione post-nuziale si sta svolgendo, nel suo complesso, in modo positivo” (AnuuMigratoristi).