Sabrina Sironi ha 26 anni ed abita in un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia, dove lavora in una gioielleria.
Inizialmente restia all'attività venatoria, si è avvicinata lentamente a questo mondo dopo aver conosciuto un ragazzo con questa passione nel cuore. “All'inizio – ci racconta – non avevo ancora il porto d'armi e mi limitavo a seguire quello che a giugno di quest'anno è diventato mio marito”. Ma dopo aver compiuto la maggiore età ha conseguito l'esame per ufficializzare questa grande passione e da quel momento niente e nessuno l'ha più fermata.
Sabrina dopo l'abilitazione ha conseguito la certificazione per la caccia collettiva al cinghiale e quella come coaudiatore. “Con grandissima soddisfazione – confessa – proprio la scorsa settimana sono riuscita a diventare selecontrollore di ungulati”.
Inoltre insieme a suo marito pratica assiduamente la caccia alle stanziale con cani da ferma, setter e kurzhaar. È molto affezionata ai suoi ausiliari perché crede che senza di loro la caccia non avrebbe senso.
Per la giovane Sabrina la caccia è uno stile di vita, “purtroppo a volte non da tutti condivisa o apprezzata, ma va comunque rispettata”. Nel Paese dove abita le donne cacciatrici sono veramente poche, si possono contare sul palmo di una mano ed è per questo – ci dice – che “io cerco di tenerne alta la bandiera. Sono molto orgogliosa di me stessa e dei risultati che sono riuscita ad ottenere nonostante la mia giovane età!”