Valerio Nicolucci giovane romano di 25 anni è uno studente di Scienze faunistiche presso la Facoltà di Scienze agrarie e forestali di Firenze.
Una passione quella per la caccia tramandatagli dal
nonno e coltivata nella campagna dove è cresciuto. L'attività più bella che ci sia, un
istinto primordiale, così la definisce Valerio, che gli permette di condividere con gli amici e familiari la
passione per la natura.
“Ho iniziato ad andare a caccia a 18 anni – ci racconta – ma già da quando ne avevo 9 seguivo mio padre e i suoi amici; amo cacciare nei posti belli anche a discapito dei carnieri; sono talmente tanto appassionato ai boschi, alla caccia e a tutto il mondo che la circonda da intraprendere un corso di studi universitario che spero un giorno possa aiutarmi a trasformare questa passione in lavoro”.
Al giovane cacciatore piace tutta la caccia che si pratica con i cani, dalla penna al pelo poiché è interessato ai diversi stili di cerca tra razze differenti; inoltre segue con interesse la caccia di selezione.
Valerio non esclude un suo impegno negli organi di gestione e nelle organizzazioni politiche, nell'interesse della caccia. Un punto di vista un po' più critico per quanto riguarda invece le associazioni venatorie, in quanto troppo concentrate, ci dice, sui loro interessi e a creare slogan.
“Per salvaguardare l'ambiente – conclude il giovane – bisogna puntare su una
caccia affiancata da dati scientifici, informare sapientemente le persone e ovviamente alla base di tutto c'è bisogno di rivalorizzare le nostre aree tipiche e le nostre campagne”.
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