In una lettera aperta all'assessore all'agricoltura Giorgio Ferrero, anche la Presidenza regionale dell'Arci caccia Piemonte esprime il proprio disappunto sul divieto di abbattere e catturare nel territorio regionale la pernice bianca, la lepre variabile e l’allodola, “divieto stabilito con un emendamento inserito nell’allegato alla Legge Finanziaria in fase di ultima approvazione in Consiglio Regionale.
È stato un errore di metodo, in quanto l’esclusione dal prelievo venatorio di queste specie non è stata confrontata con le Associazioni venatorie, obietta l'Arci caccia.
È stato un errore di contenuto, in quanto non si sono posti, a base di tale divieto, un’analisi ed uno studio sulla presenza e consistenza di queste specie sul territorio regionale.
In conclusione – si legge ancora nella lettera – non vanno bene i blitz che possono rivelarsi controproducenti e forieri di possibili contenziosi, mentre proprio all’avvio dell’iter legislativo sulla legge che regola il prelievo venatorio c’è bisogno di un confronto serio e responsabile, che come Arci Caccia abbiamo praticato in passato e vorremmo continuare a praticare”.