La
sezione perugina di Anlc ha espresso soddisfazione rispetto ai principi e i contenuti del
Disegno di Legge discusso per ora in sede di Consulta faunistico venatoria regionale per il risarcimento
dei danni provocati alle colture agricole dalla fauna selvatica. Non altrettanto positivo è il giudizio però rispetto alla
copertura finanziaria, soprattutto in considerazione del
passaggio delle competenze all'Atc per la liquidazione dei danni accertati. “Le indicazioni fornite dalla Libera Caccia, – si legge in un Comunicato Stama di Anlc Perugia - che auspicava prima la discussione e la successiva approvazione della legge in questione e poi la relativa modifica della Legge Regionale 14/94, relativamente alla ripartizione dei fondi, e del Regolamento Regionale sulle competenze in materia degli ATC
sono state ignorate”.
L’attuale formulazione del disegno di legge secondo Anlc nonostante il discusso aumento dell’importo della tassa di concessione regionale e delle ripartizioni dei proventi della tassa stessa fra Province e ATC, “
non consentirebbe agli Organismi di Gestione di istituire un fondo sufficiente per la copertura dei danni, di gran lunga inferiore all’importo dei danni accertati nel 2008”.
“Si correrebbe quindi il serio rischio, in caso di prevedibile insufficienza del fondo per i risarcimenti, di
veder aumentata per i cacciatori la quota di iscrizione agli ATC e di veder istituita per le squadre di caccia al cinghiale un’apposita e nuova tassa, ipotesi contro la quale ci siamo già fermamente opposti.
Anlc auspica veder discusso il progetto di legge nel corso di apposita
partecipazione pubblica, prima dell’iter legislativo in sede di Consiglio Regionale.