Sul problema
cinghiali “una soluzione definitiva non esiste”, ha ammesso l'assessore alla caccia della Regione Friuli Venezia Giulia,
Paolo Panontin, alla fine della Commissione dedicata all'emergenza. La riunione ha confermato la linea della Giunta: concessione della
caccia in deroga (già in corso), dal momento “che la gestione ordinaria non ha portato ai risultati attesi” ha precisato Panontin, e la creazione di una squadra regionale ad hoc. L'intenzione dell'assessore è quella di preparare un provvedimento da portare al Consiglio regionale per
trsferire la Polizia provinciale al Corpo forestale regionale, per fronteggiare i casi più urgenti e rendere più efficace il
contenimento della proliferazione.
Durante l'incontro è emerso anche il problema dello
smaltimento dei capi di cinghiale uccisi: parte dei 102 esemplari abbattuti nel 2015 sono stati utilizzati per alimentare i rapaci di Pietrarossa, altri inceneriti, generando un notevole spreco. La Regione Fvg vorrebbe a tal proposito riportare alla luce un progetto sulla lavorazione della selvaggina e sviluppare una filiera per la
macellazione e la vendita controllata delle carni per tutta la regione (
Il Piccolo).
Intanto, in merito alla recente decisione del
Tar FVG che ha disposto l'integrazione del contraddittorio nei confronti delle riserve di caccia e dei distretti venatori, l'assessore Panontin ha precisato che la Regione sta valutando l'effettiva portata del provvedimento assunto dal Tribunale amministrativo, soprattutto laddove si evidenzia un
grave pregiudizio qualora il prelievo venatorio fosse esercitato in assenza di strumenti regolatori previsti dalla legge.
“L’attività venatoria - ha spiegato Panontin - viene esercitata sulla scorta di quanto stabilito dal regime transitorio previsto dall’articolo 40 della legge regionale 6/2008. Tale normativa, unitamente all’articolo 8 della legge regionale 24/1996, prevede che in circostanze come quella che qui interessa, qualsiasi proposta dell’assessore delegato debba preventivamente essere vagliata dal
Comitato Faunistico Regionale, che ho intenzione di convocare con la massima urgenza consentita, nel rispetto delle norme regolamentari vigenti, subito dopo le feste natalizie”.