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Galletti lo smemorato


martedì 5 gennaio 2016
    

In una intervista odierna a La Repubblica, che a proposito dell'emergenza polveri sottili lo incalzava sulle sue competenze e sui suoi poteri decisionali (domanda: Se sono misure importanti, perché il governo non ha fatto un decreto legge per renderle obbligatorie?), il Ministro Galletti ha risposto testualmente:
Non vedo quest'urgenza. Spetta ai comuni prendere provvedimenti come quelli del protocollo, il mio ministero non può imporre niente. La riunione del 30 dicembre aveva solo l'obiettivo di coordinare gli interventi, ed era la prima volta in Italia che governatori e sindaci si sedevano a un tavolo per parlare di ambiente. Se qualcuno pensava che avessimo la bacchetta magica, si è sbagliato”.

Evidentemente, quando dice che il suo ministero non può imporre niente, il Ministro Galletti denuncia profondi vuoti di memoria, se non ricorda che, in questi ultimi tempi, in fatto di caccia ha proposto, (imposto) e ottenuto più di una disposizione ostativa (anche per urgenze; vedi provvedimenti sulle deroghe, contestati anche pubblicamente dagli europarlamentari Briano, De Castro, Sassoli, Zoffoli), giustificata dal pericolo di enormi sanzioni che potevano essere comminate al nostro paese.

Al proposito, soprattutto per le ragioni economiche che secondo Galletti lo avevano spinto ai provvedimenti d'urgenza, sarebbe il caso che il ministro facesse chiarezza sulle “priorità” di tipo economico per le quali è sotto schiaffo da parte della Commissione UE. Insomma, quanto dobbiamo pagare di sanzioni per non aver rispettato direttive comunitarie in materia ambientale? Quanto per la caccia? Quanto per altre più sostanziose questioni? Qualcuno ce lo faccia sapere.

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5 commenti finora...

Re:Galletti lo smemorato

Lo si sa, aggredire multinazionali, aziende del petrolio, industriali e investitori sul mercato è difficile per i politicanti (che magari hanno anche interesse a non cambiare lo stato delle cose). Facile prendersela con falsi problemi come quello della caccia della pesca o verso i piccoli fruitori della natura. Rientra questo atteggiamento tra le viltà di chi ha potere.

da Giuseppe da Roma 07/01/2016 13.09

Re:Galletti lo smemorato

Queste diatribe non fanno altro che alimentare quel malessere dei cittadini in questo caso dei cacciatori, che ne terranno conto come si sta affrontando il problema della caccia, in un successivo momento di confronto politico, con i responsabili di oggi che stanno infierendo contro di essa, con una campagna mediatica filo ambientalista animalista, osteggiando tutto anche la legge 157/92. Perciò noi cacciatori focalizziamoci sul punto che ci interessa, per la sopravvivenza della nostra passione la caccia e la sua legittimità di poterla esercitare, rispettando norme e leggi vigenti che le regolano, riguardanti le leggi Italiane, e quelle Europee,la maggior parte dei nostri parlamentari, le leggi comunitarie le recepiscono e le applicano secondo le opportunità della loro linea politica nazionale. L’Europa come sappiamo è stata fondata dai patri costituenti anche Italiani. Siamo si o no cacciatori comunitari vogliamo che il governo o chi per esso, rispetti le regole imposte dall’Europa, che non ne facciano un uso scorretto e poi come spesso avviene si ricorre allo spauracchio dell’infrazione,se cosi fosse; non è per colpa delle regioni,ma in questo caso è dello stato che non ha recepito correttamente le direttive richieste, come fanno gli altri paesi membri. In questo caso non formulando i dati dei key concepts : sulla fauna migratoria in maniera corretta e tempestiva. Sappiamo bene che la legge comunitaria non porta ad un ulteriore inasprimento della caccia, ma eventualmente se applicata in moto corretto, si avrebbe la possibilità di cacciare come gli altri paesi del bacino mediterraneo. L’ambiguità che si manifesta su di una legge diventa sinonimo di insicurezza, anche nel legislatore regionale, avendo la percezione di non essere nel rispetto nell’applicazione della stessa, più delle volte poi viene interpretata dal legislatore regionale in base alla linea politica del momento.

da LO zoppo 05/01/2016 22.13

Re:Galletti lo smemorato

Queste ed altre cose fanno rivoltare lo stomaco verso tale bassa politica. Agli occhi dello sprovveduto fa più effetto l'immagine del cacciatore che le polveri sottili, poco visibili, e comunque prodotte anche dagli animalari. Giudizio sul film "Galletti": peggio del cinepanettone.

da flavio romano 05/01/2016 21.55

Re:Galletti lo smemorato

Che paese di m@@@a !!! Se non fosse per il lauto stipendio....sti poveracci...come magnerebbero ?? Parassiti.

da A.le 05/01/2016 19.45

Re:Galletti lo smemorato

giusto, saerbbe bene che qualcuno dei nostri parlamentari, di destra e di sinistra, se veramente hanno a cuore i nostri "interessi", lo facciano. Ci facciano sapere. Per loro non dovrebbe essere difficile saperlo, io penso che basterebbe far lavorare qualcuno dei loro numerosi addetti alle segreterie. Visto che si pagano con cifre che non hanno uguali in nessuna parte del mondo.

da Davide B. 05/01/2016 17.12