Il Presidente nazionale di Federcaccia, Gianluca Dall'Olio, nei giorni scorsi è intervenuto a Radio Cusano Campus, l'emittente dell’Università Niccolò Cusano, durante la quale ha espresso il suo punto di vista sull'emergenza storni a Roma dell'ultimo periodo.
Il presidente ha ribadito come quella dello storno sia una specie che da un po' di tempo a questa parte gode di ottima salute, al punto che l'ISPRA già dal 2011 aveva aperto alla possibilità che lo Stato italiano ne chiedesse l'inserimento fra le specie cacciabili. Sebbene altri Paesi europei come Francia, Spagna e Portogallo ne abbiano richiesto e ottenuto la cacciabilità, in Italia – dice Dall'Olio – esiste ancora un'attenzione conservazionista nei confronti della specie, nonostante i danni che questa arreca all'agricoltura.
Tuttavia – precisa il presidente – lo storno è cacciabile in deroga, secondo la disciplina prevista dall'articolo 19 bis della legge 157. “Con la recente modifica, discussa in Commissione ambiente al Senato, portata avanti dai senatori Caleo, Vaccari e da altri esponenti di quella Commissione, che adesso di fatto è legge, si dovrebbe, e questo dipende dalle Regioni, favorire un'applicazione più coerente con la riduzione del danno all'agricoltura e con l'utilizzo della deroga”.
Dall'Europa potrebbe arrivare anche un'altra possibilità, ovvero la modifica degli allegati che rendono lo storno specie non cacciabile, e il “2016 in questo senso ci darà delle risposte”, ha detto Dall'Olio. È una procedura piuttosto complessa e molto dipenderà anche dal Governo italiano.
In conclusione il presidente ha sottolineato come situazioni come quelle verificate a Roma, o come quelle riguardanti i danni provocati dai cinghiali siano emergenze da affrontare, altrimenti il Paese vive di emergenze continue. Spetta all'amministrazione pubblica, al di là dei sentimenti di parte, esaminare razionalmente la questione, anche con un'opera di sensibilizzazione, come avviene negli altri Paesi europei.