La Commissione italiana per l'Unesco, lo scorso marzo 2015, ha deciso di candidare la falconeria per l'ingresso alla Lista UNESCO del Patrimonio Culturale immateriale dell'umanità.
Un'arte, quella della falconeria nata oltre 4000 anni fa nelle steppe asiatiche e nel corso dei secoli si è diffusa e sviluppata in tutto il mondo.
“Falconeria tradizione secolare che appartiene alla storia dell’uomo”: così ha infatti argomentato il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la candidatura italiana, avanzata su richiesta di tutte le maggiori Associazioni e Federazioni di settore.
Già nel 2010 la falconeria è stata riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio culturale intangibile dell'umanità in 11 Nazioni. Nel 2012 il riconoscimento è stato esteso ad altre 2 Nazioni. Nel 2015 altre 5 ne hanno chiesto l'estensione della candidatura, tra cui appunto anche l'Italia.
Entro novembre 2016, il Comitato internazionale di valutazione esaminerà le nuove richieste di candidatura e deciderà per l'assegnazione o meno del riconoscimento.
Per l’Italia è stato redatto un documento conoscitivo, rivolto agli addetti ai lavori, ma anche a tutta la società civile, grazie all'aiuto di Patrizia Cimberio (Responsabile della Comunicazione della IAF - International Association for Falconry).
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