La
giunta provinciale di Firenze ha approvato un atto che
estende l'area protetta del Padule di Fucecchio per un totale di
130 ettari oltre ai 25 già inclusi. "Il comportamento della Provincia è assolutamente scorretto nel metodo e nel merito – spiegano unite
Arcicaccia, Federcaccia e Anuu Migratoristi- nel metodo perché
non sono state minimamente coinvolte o interpellate né le associazioni venatorie né l’associazione dei proprietari. Entrando nel merito dobbiamo poi sottolineare le numerose incongruenze tecniche e politiche di questa decisione". Le associazioni venatorie hanno fatto notare che i
proprietari dei terreni hanno già manifestato la loro
contrarietà al provvedimento, cosa che porterà a contenziosi con la provincia e sottolineano che
senza il contributo dei cacciatori, questa zona graverà direttamente sulle spalle dei contribuenti. Le sigle venatorie di Fucecchio hanno proposto una via d'uscita “si faccia la riserva naturale, ma
unicamente sui terreni acquistati dalla Provincia (con gli ovvi aggiustamenti si può arrivare una superficie protetta di circa 65/70 ettari, raggiungendo un totale a divieto di 90/95 considerando anche la parte già a divieto di 25ettari). La si gestisca utilizzando anche il
volontariato dei cacciatori, dei proprietari dei fondi e cercando di gravare il meno possibile sulla collettività". In ogni caso nei prossimi giorni,
le associazioni si mobiliteranno "attivando alleanze con tutti i cittadini e cacciatori, associazioni agricole e proprietari dei fondi contro questa decisione calata dall’alto lesiva di ogni elemento di concertazione con le categorie interessate”.
(Il tirreno)