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News Caccia

Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia


martedì 19 gennaio 2016
    

Calendario venatorio UmbriaAdeguare la legge regionale sulla protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio e i regolamenti attuativi, rendendola coerente con il riordino delle funzioni tornate in capo alla Regione dopo la riforma delle Province, e allo stesso tempo procedere con la già programmata riforma degli Atc. È questo il programma di lavoro che l'assessore regionale alla caccia, Fernanda Cecchini, ha sottoposto all'attenzione della Consulta faunistico venatoria regionale, convocata per un primo confronto su obiettivi e tabella di marcia, in cui sono rappresentate associazioni del mondo venatorio, agricolo e ambientaliste.

“Da quanto emerge dai primi dati – ha sottolineato l'assessore – nel 2015 si è invertita la tendenza negativa ed è tornato a crescere in Umbria il numero dei cacciatori. A febbraio conosceremo le cifre esatte di un settore che nella nostra regione coinvolge migliaia e migliaia di persone e al quale ci rivolgiamo con attenzione, disciplinandolo e svolgendo le funzioni di programmazione nel rispetto della conservazione e ricostituzione del patrimonio faunistico, del riequilibrio ecologico e della salvaguardia delle produzioni agricole".

“La prossima settimana – ha detto – verrà portato all'approvazione della Giunta regionale l'atto con cui si avvierà il percorso di revisione della legge regionale 14/1994, che assegna alle Province funzioni amministrative in materia di caccia e protezione della fauna ora riacquisite dalla Regione, aggiornandola anche alla luce dello stato e dei bisogni attuali del settore, e contestualmente di revisione dei regolamenti attuativi e degli Ambiti territoriali di caccia. Per questi ultimi, che amministrano risorse pubbliche, anche in considerazione della complessità delle attività accresciute nel tempo, pensiamo a un'unica ‘governance' per gli acquisti e la gestione del bilancio. Gli uffici regionali stanno lavorando anche ad un rafforzamento dei centri di riproduzione della selvaggina di Torre Certalda e San Vito”.

“Un percorso di riforma complessiva – ha rilevato – che intendiamo portare a compimento entro la prima metà dell'anno e in cui la Consulta venatoria può svolgere un ruolo importante. Per questo è intenzione della Regione convocarla periodicamente per l'esame delle proposte di modifica, ma auspichiamo che il confronto avvenga anche fra le stesse associazioni venatorie affinché possano formulare proposte e suggerimenti il più possibile condivisi”.

Circa il passaggio di competenze dalle Province alla Regione “siamo nella fase di transizione, ma sono quasi completate le operazioni legate al trasferimento del personale e dal prossimo mese di febbraio tutte le attività saranno svolte nei tempi e nei modi previsti”.

L'assessore ha inoltre reso noto che, vista la necessità di dover procedere al riordino della materia, sono stati intanto prorogati al 31 dicembre 2016 i termini di scadenza delle concessioni delle Aziende faunistico venatorie e delle Aziende agrituristico venatorie, mentre per le nuove richieste di concessione la validità sarà fino all'approvazione del nuovo Piano faunistico venatorio regionale.

La Consulta regionale ha esaminato anche la situazione che si è venuta a creare con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui alla Regione Umbria e ad altre Regioni è stato chiesto di modificare il termine previsto per la chiusura della caccia alle specie cesena, beccaccia e tordo bottaccio anticipandolo dal 31 al 20 gennaio. “La Regione Umbria – ha ribadito l'assessore – ha deciso anche stavolta, come abbiamo fatto per la passata stagione venatoria, di non modificare il proprio calendario venatorio e la decisione definitiva sarà presa quindi con decreto del Governo. Lo abbiamo fatto per principio – ha specificato – e ribadiremo al tavolo nazionale le posizioni già espresse ripetutamente: al Governo chiediamo di attivarsi in sede europea per una effettiva uniformità di applicazione dei provvedimenti in materia, almeno rispetto a quei Paesi come Spagna, Francia e Grecia con caratteristiche simili al nostro per ecosistemi e clima e dove la caccia alle tre specie oggetto di diffida in Italia è consentita anche oltre il 31 gennaio”.

“La Regione – ha proseguito – ha fornito la piena collaborazione e ha messo a disposizione anche tutti i risultati del lavoro svolto dall'Osservatorio faunistico regionale. Dati che non sono stati tenuti in considerazione, invece, dall'Ispra al Ministero dell'Ambiente e che dovrebbe essere maggiormente in sintonia con le Regioni. Rivendichiamo la necessità di un'impostazione nazionale più certa nelle politiche venatorie, affinché non si ripeta in futuro quanto sta accadendo dal 2015”.

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9 commenti finora...

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

Revisioni quel che gli fa più comodo ma attenzione a non essere revisionata lei e tutta la giunta alle prossime elezioni. Anche se sono un cacciatore non esiste solo la caccia. Anzi è l'ultimo problema della degradata Umbria

da Filippo Spoleto 22/01/2016 12.51

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

Ve beh, comunque sia i miei soldi il prossimo anno non li vede più nessun:1)stanziale estinta e quella poca disponibile se la gode solo per chi puo cacciare 5 giorni su 5;2) la migratoria ogni anno maggiori restrizioni, questa nuova chiusura di questo anno conferma che quella dello scorso non era un'eccezione ma diverrà la norma, 3)leggi regionali tutte volte a favorire i cinghialai, (gli 80€ dello scorso anno per sparare al cinghiale con l'obbligo di scegliere per la giornata una sola forma di caccia, al cinghiale appunto, per il singolo cacciatore sono stati una cosa vergognosa!!!), nonostante tutti i danni da questi arrecati e la loro eccessiva sovrabbondanza rispetto alle possibilità del territorio; per questi e numerosi altri motivi io io saluto questo mondo e non ci faccio campare a sbaffo più nessuno!

da Marco 20/01/2016 10.56

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

La regione Umbria per voce dell’assessore con delega alla caccia, cosi afferma,che non cambierà il calendario venatorio ch’è stato redatto e confermato per la stagione 2015/16 : dichiarando che farà resistenza fino alla fine della vicenda, poi dichiara, che se il decreto rimane confermato dal Tar,la chiusura alle tre specie sarà anticipata al 20/gennaio,se questo è essere coerenti con se stessi, siamo alle comiche teatrali .Forse questi politici pensano che tutti i cacciatori siano dei creduloni, se si fa una battaglia si porta fino in fondo, si vince o si perde,non si può essere ambigui,se uno crede di essere nel giusto perche subire e non reagire al sopruso, manifestando il proprio disappunto nei confronti di chi lo commissiona, si può reagire, anche lasciando l’ incarico come gesto di disappunto, ma come solito fare ci si adegua ma non si fa nulla. In questo momento c’è un ricorso in atto al Tar riguardo la legittimità del decreto galletti, di un associazione , che se fosse giudicato non conforme alle norme di attuazione,tutti se ne prenderebbero i meriti , meno i ricorrenti, ma se fosse negativo ,noi lo dicevamo che si perdeva, ma almeno loro ci hanno creduto fino alla fine .(BRAVI LO STESSO ANCHE SE FINISSE IN NEGATIVO )

da LO ZOPPO 19/01/2016 21.01

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

Questi prima vendono cacciatori e caccia alla politica, poi scrivono letterine d'indignazione. Comunque c'è da apprezzarvi perchè nonostante tutto avete ancora "400.000" iscritti. Poveri gli iscritti di cosa non si sa, ma si intuisce.

da Poveri gli iscritti 19/01/2016 20.37

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

Invece chi ne rappresenta “400.000” sempre vigili, presenti, aggiornati e allerta ,come si deduce dai comunicati che emanano. Dilettanti allo sbaraglio avrebbero fatto di meglio.

da che pochezza certa gente 19/01/2016 18.27

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

FEDERCACCIA UMBRA. COMUNICATO STAMPA Chiusura anticipata a beccaccia, cesena e bottaccio. Per Federcaccia il 20 gennaio è un giorno cacciabile. Sul preannunciato decreto del ministro dell’Ambiente Galletti, Federcaccia Umbra precisa quanto segue: L’attività venatoria procede regolarmente fino al 31 gennaio prossimo per tute le specie previste dal calendario venatorio regionale 2015-16, ad eccezione di beccaccia, cesena, tordo bottaccio. Per queste tre specie il ministro dell’Ambiente ha annunciato un decreto di chiusura anticipata. Ad oggi il suddetto decreto non è ancora pervenuto a nessuna istituzione. Non conosciamo se il decreto stabilisca se la chiusura alle tre specie indicate avvenga “dal” 20 gennaio 2016 o “il” 20 gennaio 2016. Pertanto, stante l’assenza di una voce ufficiale superiore a quella della Regione Umbria che ha emanato il calendario venatorio regionale per la stagione 2015-16, riteniamo che il giorno 20 gennaio si possano ancora cacciare le specie beccaccia, cesena e tordo bottaccio e che l’eventuale chiusura anticipata per le stesse possa scattare, in caso di decreto, a partire dal giorno 21. Fidc nazionale ha già predisposto ricorso al Tar del Lazio per chiedere la sospensiva dell’assurdo, arrogante decreto ministeriale che, qualora fosse emanato, farebbe il paio con analogo provvedimento del 2015, il cui ricorso è tuttora in attesa di essere discusso. Questo nuovo ricorso verrà ovviamente depositato non appena conosciuti i termini e i dettami del nuovo, annunciato decreto ministeriale. Sarà nostra cura tenere informati i cacciatori su tutti i futuri sviluppi. Il presidente e i dirigenti regionali di Federcaccia Umbra dichiarano in assoluta tranquillità che anche domani, 20 gennaio, nel pieno rispetto delle disposizioni della Regione Umbria e del suo calendario venatorio, andranno regolarmente a caccia anche di beccacce, cesene e tordi bottacci. Perugia, 19 gennaio 2016.

da Ufficio Stampa Federcaccia Umbra 19/01/2016 17.01

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

Leggo che hanno perso di vista Berlato, Bekea, ai quali aggiungerei anche la Caretta. Ho provato ad affacciarmi sui loro siti ufficiali: personali (Berlato) e di associazione (ACV e Confavi). L'ultima traccia su argomenti attinenti la caccia risale a prima di Natale. Vacanze lunghe, o desaparecidos? Sentite la Sciarelli, per favore, sono troppo preziosi per perderli così, senza nemmeno un saluto... Di tale >Barbara Mazzali, la Marianna della caccia italiana, poi, s'è perso il seme da metà novembre. Un'ecatombe....

da Ghigo M. 19/01/2016 15.42

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

Caccia solo per cinghialai e rigorosamente in battutta. Per chi, ucciderà un cinghiale in caccia a singolo galera a vita!!!

da Marco 19/01/2016 14.34

Re:Umbria. Cecchini vuole riformare la caccia

Non ho capito se in Umbria è in vigore il decreto Galletti o no. Chiedete alla Cecchini che sia più chiara. E ufficialmente

da Capponi 19/01/2016 11.49