Prosegue l'azione della giunta regionale per il contrasto della peste suina africana, attraverso l'attività dell'Unità di Progetto. L'ultimo intervento è stato effettuato ieri, 26 gennaio, nei territori comunali di Urzulei e Baunei e ha interessato alcuni gruppi di suini, allevati illegalmente, per un totale di 43 capi. Grazie all’efficace collaborazione tra Servizi veterinari, Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e Ente foreste va avanti, così, l'azione di depopolamento dei suini allevati illegalmente.
E' stata inoltre data conferma, dall'Istituto zooprofilattico della Sardegna, che nei resti di una volpe, ritrovata nel territorio comunale di Orgosolo, è stata accertata la presenza di Trichinella. Come è noto, la volpe è ospite intermedio di questo pericoloso parassita, che può insediarsi nei gruppi di suini allevati illegalmente, non controllati da un punto di vista sanitario e può in questo modo, attraverso il consumo non consapevole delle carni, arrivare a colpire i malcapitati consumatori. L'Ups sottolinea che la lotta all’allevamento illegale dei suini e all’eradicazione della PSA in Sardegna è volta alla tutela del settore zootecnico sardo e dei consumatori finali, che sono garantiti solo da prodotti provenienti da allevamenti legali da allevatori professionali.
Sulla base di una attività di sorveglianza e monitoraggio, coordinata e gestita dal CFVA, al fine di fornire una base dati per la conoscenza del fenomeno, sono stati effettuati, da dicembre ad oggi, dieci interventi di depopolamento distribuiti sull’intero territorio regionale, che hanno interessato oltre 276 suini allevati illegalmente (Regione Sardegna). |