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Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale


giovedì 28 gennaio 2016
    

Mentre molti degli obiettivi della strategia UE sulla biodiversit�fino al 2020 non sono stati raggiunti, come evidenziato dalla revisione intermedia, i deputati, i decisori politici, i cacciatori e il settore rurale hanno discusso sull'incentivazione delle politiche più idonee ad arrestare la perdita di biodiversità nell'UE.

Il 27 gennaio 2016 Karl-Heinz Florenz, presidente dell'Assemblea parlamentare dell'Intergruppo Biodiversità, Caccia, Campagna, ha presieduto il convegno “La revisione intermedia: Il ruolo dei cacciatori e del settore rurale nel finanziamento per la conservazione della biodiversità”, organizzato con il supporto della FACE.

L'obiettivo dell'incontro era quello di capire meglio quali politiche possono contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità in corso nell'UE, in linea con la strategia europea per la biodiversità 2020. La conferenza ha sottolineato il ruolo che i cacciatori e gli altri soggetti rurali svolgono nella conservazione della biodiversità di fronte a strumenti e incentivi adeguati. Tra i relatori erano presenti Justin Irvine della James Hutton Institute in Scozia, Konstantin Kostopoulos, consigliere ELO, David Scallan, funzionario Wildlife Policy presso la FACE e Norbert Lins, eurodeputato tedesco.

Attraverso diversi progetti di ricerca, tra cui HUNT (caccia per la Sostenibilità) e il manifesto sulla Biodiversità della FACE (BDM), è stato dimostrato l'impegno dei cacciatori europei nella conservazione della biodiversità. Molti gli esempi di buone pratiche raccolte nella relazione BDM al fine di presentare una visione chiara del ruolo dei cacciatori nella conservazione all'interno delle aree protette, gli habitat, le infrastrutture verdi e degli ecosistemi.

Karl-Heinz Florenz ha dichiarato che “il tempo per la biodiversità sta per scadere e l'Europa deve presentare dei risultati il prima possibile. C'è ancora molto da fare se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi per il 2020. In qualità di presidente dell'Intergruppo Biodiversità, Caccia e Campagna vorrei contribuire a riunire l'economia e l'agricoltura, i cacciatori e gli ambientalisti, al fine di trovare soluzioni comuni per conservare il nostro capitale naturale. Dobbiamo lavorare insieme e tutti i soggetti interessati devono fare la loro parte. Economia ed ecologia devono andare di pari passo”.

Konstantin Kostopoulos, consigliere ELO, ha detto: “la politica agricola comune rimane lo strumento più forte che abbiamo, sicuramente in termini di finanziamento, che possiamo utilizzare per creare sistemi agricoli sostenibili che lavorano per gli agricoltori, i forestali, i cacciatori così come per la biodiversità e i nostri ecosistemi. Nei prossimi anni vedremo se il nuovo approccio ha funzionato e cos'altro possiamo e dobbiamo fare per arrestare e invertire la tendenza alla perdita di biodiversità”.

Justin Irvine ha affermato: “il progetto HUNT, finanziato dall'UE, dimostra che la caccia può essere una forza positiva nella conservazione della biodiversità. Andando avanti, abbiamo bisogno di promuovere l'uso multifunzionale delle campagne e considerare l'impatto sociale, culturale, economico ed ecologico della caccia per prendere importanti decisioni circa la conservazione della biodiversità”.

David Scallan ha dichiarato: "abbiamo un urgente bisogno di ripensare il nostro approccio alla conservazione della biodiversità. Sappiamo che le parti interessate, compresi gli agricoltori i e cacciatori, stanno facendo enormi investimenti privati a tutela della biodiversità, in base al loro interesse per la caccia e /o il loro desiderio di ripristinare la fauna selvatica. C'è bisogno di una maggiore flessibilità all'interno delle politiche e degli strumenti pubblicamente finanziati a livello europeo per incoraggiare ulteriormente questa passione a livello locale” (FACE).

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9 commenti finora...

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

Rufus, vedi che una legge Europea sui migratori( perchè io ai migratori mi riferisco) esiste già. Tu non studi altrimenti dovresti sapere che se l'uomo è andato sulla luna figuriamoci se non è possibile una aggiunta a questa legge Europea per proteggere di più i selvatici la dove rispetto ai nostri divieti non c’è da fare paragone. O forse non ti risulta che all'estero fanno man bassa, come giorni di caccia, numero di capi e parchi che non sono nemmeno il 30 % di territorio vietato rispetto al nostro. Certo uno come te che si vergogna anche di dire a che associazione è iscritto o dirige per non far scoprire le sue carte è solo da biasimare, altrimenti non difenderesti l’indifendibile. Fatti riconoscere che è evidente che per le ingiurie che mi hai affibbiato ( non ti denuncio perché sono un signore rispetto a te) mi conosci benissimo, io sono chiaro come vedi e non temo confronto.

da jamesin 29/01/2016 13.15

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

grazie a dio non vivo di caccia.....comunque tranquillo che le tue utopiche farneticazioni,non si avvereranno mai.

da Rufus 28/01/2016 23.05

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

Rufus a che libro paga sei, per consumarti il fegato ? Ti rode una legge Europea e le aziende faunistiche venatorie altrimenti sei licenziato, io non ho leccato nessuno, essendo uno della base semplice cacciatore iscritto Fidc, cerco di combattere per la mia passione all'interno della mia associazione. Cerca piùttosto di farlo anche tu altrimenti finisci sotto ai ponti.

da jamesin 28/01/2016 22.57

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

Chiedete a Galletti, ISPRA e scagnozzi animalisti come incentivano i cacciatori.....

da Flagg 28/01/2016 21.50

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

jamesin ,ma cosa vuoi far schiattare??proprio te parli,che dopo aver leccato il fondo schiena a fidc,hai svenduto la lingua al SVI aspettando qualche carezza,mentre continui a prendere pedate nel c@@o,tanto che ora sostieni che dal prossimo anno solo riserve a pagamento.....ciao ciao quaqquaraqquà.

da Rufus 28/01/2016 21.32

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

Rufus io lo scrivo apposta per farti schiattare di bile a te e a quelli come te.

da jamesin 28/01/2016 17.53

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

x jamesin: hai ragioni da vendere. La migratoria (soprattutto) deve essere regolata da legge unica europea stilata però da scienziati non da politici. Quindi resta un'utopia.

da Arrabbiato 63 28/01/2016 16.13

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

Jamesin ti è stato spiegato più volte che in Europa non ci sarà mai una legge unica sulla caccia.Basta sei monotono fattene una ragione...ogni stato per la caccia ha legislazione a se....

da Rufus 28/01/2016 15.38

Re:Arrestare la crisi della biodiversità in Europa: il ruolo del settore rurale

Serve assolutamente una legge Europea per la caccia che sia valida per tutte le nazioni in special modo per la salvaguardia della selvaggina migratoria e che faccia in modo di evitare i singoli interessi. In più una legge che accomuni cacciatori e agricoltori per quanto riguarda la gestione dell'agricoltura e dei territori da lasciare prettamente per il sostentamento di tutti i selvatici. Questi territori in Italia in special modo stanno scomparendo e bisogna assolutamente intervenire al più presto, prima che sia troppo tardi. Cordialit�

da jamesin 28/01/2016 13.15