Variegato lo stand di Federcaccia (condiviso con Arcicaccia e AnuuMigratoristi; un altro stand era stato allestito da Federcaccia Regionale Veneto e Provinciale di Vicenza) alla Fiera di Vicenza 2016, che attraverso la diversificazione delle specializzazioni ha accolto beccacciai, falconieri, migratoristi, cinofili, selettori alpini e appenninici.
Hanno fatto gli onori di casa il Presidente Nazionale FIdC Gian Luca Dall'Olio, presente allo stand dal giorno dell'apertura fino alla chiusura, insieme a dirigenti nazionali e locali, e in particolare il vicepresidente nazionale e responsabile dell'Ufficio gestione ambientale faunistica, Lorenzo Carnacina, e il presidente regionale Flavio Tosi.
Interessanti i dati comunicati durante il convegno organizzato dall'Ufficio avifauna insieme a Federcaccia Vicenza: nel merito del Progetto Valichi prealpini Alberto Bosa ha illustrato i risultati dei monitoraggi degli uccelli migratori della provincia di Vicenza. Di rilevante importanza l'intervento del dottor Michele Sorrenti sull'applicazione pratica delle ricerche nel rapporto con gli uffici caccia e le Istituzioni. Dedicati invece agli studi portati avanti attraverso i radiocollari nella migrazione di beccacce, alzavole e turdidi gli interventi nell'ordine di Alessandro Tedeschi, Alfonso Lenzoni e Daniel Tramontana. Incentrata meno sulla tecnica e più sulla cultura venatoria la relazione di Carlo Romanelli.
A qualificare il convegno la presenza dell'eurodeputato Renata Briano, che ha brevemente ma esaurientemente fatto il punto sulla situazione a livello europeo delle questioni venatorie che più ci riguardano da vicino.
Camillo Prosdocimo, noto chioccolatore e campione a livello europeo di questa antica e affascinante arte ha intrattenuto i moltissimi visitatori e appassionati.
Condivisa da Federcaccia e Arciccaccia l'iniziativa della Fondazione UNA, che insieme a CNCN ed altri enti scientifici e associazioni si sta impegnando per consolidare una filiera ambientale che coinvolga tutti i portatori d'interesse con l'obbiettivo di una sempre migliore tutela della biodiversità attraverso una gestione condivisa di territorio, ambiente e selvaggina.