Quest’anno la grande kermesse di HIT presso la Fiera di Vicenza ha visto tra gli altri protagonisti anche il CIC Italia, che grazie all’ospitalità e alle sinergie costruite con l’Ente Fiera, ha scelto la prestigiosa location sia per la propria annuale Assemblea che, soprattutto, per una Tavola rotonda sul tema vitale della comunicazione collegata all’azione da parte delle Associazioni venatorie.
Moderati dal Segretario generale del CIC Italia, Massimo Marracci, e dopo il saluto di benvenuto da parte di Matteo Marzotto, Presidente della Fiera, si sono alternati nel dibattito il Presidente del CIC Bernard Lozé, il Presidente della FACE Michl Ebner, l’eurodeputata Renata Briano e il Presidente del CNCN Nicola Perrotti. Ciascuno di essi ha potuto, quindi, esaminare il tema proposto dalla propria angolazione, fornendo spunti di riflessione molto importanti per uscire dallo stato di semi-isolamento nel quale i cacciatori stanno finendo, un po’ per proprio demerito e un po’ per le spinte endogene di una società in buona parte inurbata che sta perdendo ogni legame col territorio rurale e le sue risorse.
Se Lozé ed Ebner hanno perciò colloquiato dai punti di vista internazionale e comunitario, quali portatori d’interessi venatori con corpose sintesi delle attività svolte dalle organizzazioni presiedute, Briano ha invece offerto la visione della politica europea (nonché e soprattutto la propria personale) e di quanto e cosa la stessa si attenderebbe dai cacciatori, in particolare nella veste di Vice-presidente dell’Intergruppo “Biodiversità, Caccia, Attività rurali” presso il Parlamento europeo a Strasburgo. Più volte sottolineata la necessaria e indifferibile assunzione di responsabilità nei confronti delle istituzioni, il reclutamento dei giovani, la definizione di moderne e continue attività di comunicazione, l’abbandono della fase difensiva per farsi proattivi e propositivi, la raccolta e catalogazione di dati e informazioni aggiornate per dirimere i troppi contenziosi giuridici.
Dal canto suo Perrotti, in quanto anello di congiunzione tra il mondo imprenditoriale e quello dei fruitori venatori, ha insistito sulla necessità di fare sistema anche con altri portatori d’interessi che non siano pregiudizialmente contrari alla caccia, parlando alla società civile con linguaggi innovativi che i cacciatori italiani dovrebbero sforzarsi di imparare. Al Capo Delegazione CIC Italia Giovanni Bana sono spettate le conclusioni dell’intenso dibattito. Alla Tavola rotonda ha assistito una folta platea composta, oltre che dai soci del CIC Italia, da parecchi visitatori della fiera e da dirigenti venatori tra cui i Presidenti Gianluca Dall’Olio della FIdC, Martin Ganner dell’EPS e Marco Castellani dell’ANUUMigratoristi, il Capo Delegazione del CIC Romania Valeriu Bolgiu, nonché Lino Farrugia e Lucas Micallef del CIC Malta.
Nella serata, una visita alla straordinaria collezione naturalistica museale di Renato Luca a Bassano del Grappa, con anche il museo su Hemingway e la Grande Guerra di recente inaugurazione, ha ulteriormente testimoniato quanto la passione per la caccia, la natura e l’uomo stesso nelle sue diverse manifestazioni possano coniugarsi e lasciare in eredità patrimoni culturali di inestimabile valore a costo zero per le collettività. Una lezione di vita e di stile tanto più importante nelle epoche di disgregazione di molti valori come quella che stiamo vivendo. Ad maiora! (CIC Italia) |