Riceviamo e pubblichiamo
Il Presidente Regionale dell’ARCI Caccia dell’Umbria, Emanuele Bennati, dopo l’incontro tenutosi a Perugia ieri, 25 febbraio, sul futuro della Polizia Provinciale, ha dichiarato:
“L’incertezza sul futuro delle donne e degli uomini della Polizia Provinciale di Perugia ci inquieta. La campagna umbra è ricca di biodiversità, patrimonio dei cittadini umbri e della comunità nazionale ed internazionale che la visita, per questo ha bisogno di essere tutelata anche attraverso presidi di vigilanza qualificata e diffusa.
La “pattuglia” degli Agenti di vigilanza provinciale ha fatto miracoli nella prevenzione e nella repressione dei reati ambientali, nella lotta al bracconaggio sulla fauna ittica e su quella selvatica anche con i pochi mezzi a disposizione. Ciò si è potuto realizzare grazie alla competenza e alla professionalità maturate dal personale addetto. E’ un vero spreco di risorse umane assegnarle ad attività e incarichi per i quali non sono stati tecnicamente preparati.
Il patrimonio ambientale naturale è una risorsa non solo oggi, ma soprattutto, delle future generazioni.
L’ARCI Caccia alle Istituzioni chiede di raccogliere l’appello di questi lavoratori ed impegnarli nel mestiere che sanno fare meglio, nell’interesse del Paese e della nostra Regione, esigenza tanto più forte oggi nella “transizione istituzionale” al dopo Provincia e quando non sono chiare le funzioni del Corpo Forestale dello Stato nel suo passaggio ai Carabinieri.
La solidarietà ed il sostegno dell’ARCI Caccia ai lavoratori che tutelano la ruralità in Umbria, è totale. Lo Stato non sguarnisca ulteriormente la custodia di una campagna viva e vissuta.