Il 24 febbraio scorso ha avuto luogo, presso il
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, l'incontro con il ministro
Gianluca Galletti, sollecitato e ottenuto dai rappresentanti provinciali della
Libera Caccia di Lecce. Il presidente nazionale
Paolo Sparvoli ha guidato la delegazione salentina composta da:
Flavio Maglio, direttore tecnico dell'Atc Lecce, da
Luigi De Leo, presidente di circolo di Lecce città, da
Pier Paolo Losavio, biologo, da Mario Romano, già presidente della commissione provinciale della caccia. Per il ministero erano inoltre presenti,
Maria Carmela Giarratano ed
Eugenio Duprè.
Si è trattato di un incontro in assoluto positivo che ha posto le basi per avviare con il Ministero un confronto serio e costruttivo sino ad oggi reso difficile soprattutto con riferimento alle puntuali istanze della Libera Caccia che non hanno trovato accoglimento e per le quali l'Associazione è stata costretta a ricorrere in sede giurisdizionale contro quei provvedimenti ministeriali apparsi del tutto immotivati e punitivi.
Dopo aver rivendicato la serietà e la correttezza della categoria dei cacciatori nei cui confronti sono in atto attacchi discriminatori e punitivi che non trovano giustificazione alcuna, pur essendo questa un presidio per la tutela e salvaguardia dell'ambiente, il presidente Sparvoli è entrato nel merito degli argomenti ad iniziare dalla “vexata quaestio” del decreto di anticipazione della chiusura dei turdidi, cesena e beccaccia, oltre a tutta una serie di problematiche, compreso l’accordo Patom (Piano d'Azione per la Tutela dell'Orso Marsicano), che riguardano i rapporti tra il Ministero, le AAVV e l’Ispra.
Dopo aver sottolineato al Ministro che mai l'Associazione Libera Caccia si è sottratta alle sue responsabilità avendo operato nel più rigoroso rispetto delle normative, Sparvoli ha chiesto l'istituzione, in tempi rapidissimi, di un tavolo tecnico di confronto tra gli esperti del ministero, le regioni e le associazioni venatorie per definire le linee guida per i nuovi calendari.
Il ministro Galletti ha voluto conoscere nel dettaglio tutta la vicenda e si è dichiarato disponibile a riconsiderare la posizione del governo a condizione che gli vengano forniti tutti i dati per scongiurare procedure di infrazione. Il titolare del dicastero si è quindi dichiarato disponibile a proseguire i colloqui ed ha accolto la proposta dando disposizione di avviare questo tavolo di lavoro che potrebbe mettere fine ad una impasse del tutto sterile e perfino dannosa.
Luigi De Leo, nella sua qualità di responsabile di circolo, sull'ipotesi circa la possibilità emersa di rendere omogenea la stagione venatoria per fasce climatiche, provvedimento questo di competenza della commissione europea, ha chiesto al Ministro Galletti, non senza averlo ringraziato prima per aver reso possibile l'incontro, di interessare i nostri europarlamentari perché la proposta possa essere recepita a livello comunitario.
Flavio Maglio, a conclusione della riunione, ha consegnato al ministro Galletti una corposa documentazione tecnico-scientifica predisposta dalla Regione Puglia in materia di gestione faunistica e la Libera Caccia, per voce del suo Presidente Nazionale, si è immediatamente impegnata a far pervenire al ministero tutti i documenti e i dati in suo possesso unitamente alle rigorose argomentazioni scientifiche delle regioni che avevano previsto la chiusura delle tre specie il 31 gennaio.
“La Libera Caccia – ha affermato il presidente Paolo Sparvoli al termine dell’incontro – prende atto con grande soddisfazione dell’apertura da parte del governo e auspica che il tempo delle aspre contrapposizioni lasci spazio ai colloqui e ad un costruttivo confronto di natura tecnica, scientifica e legale”.