Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Calendari Venatori | Essere Cacciatore | Cenni Storici | Falconeria | Racconti | Libri | Arte | Indirizzi | Dati Ispra | Le ottiche di Benecchi | Notizie in Evidenza |
 Cerca
Arci Caccia: “No a modifiche frammentarie della legge 157/92, serve revisione organica”Lollobrigida: parere motivato su Infrazione UE non tiene conto di modifiche sulla cacciaIn Emilia Romagna approvato il Piano di controllo per il colombaccioCaccia, animali e riforma 157/92: interviene BruzzoneRiforma caccia, FdI supera Pdl Bruzzone? In vista collegato a legge di BilancioRegolamento Piombo. L'Italia al lavoro per evitare le Infrazioni UECaccia tradizionale all'allodola, in Francia legittimata la sperimentazioneLombardia, in discussione nuove norme per la cacciaSospesa la caccia alla lepre nell'ATC unico di BresciaInfrazione Ue sulla caccia: la Commissione invia parere motivatoCampania, modifica per caccia al colombaccioToscana, stop alla caccia in deroga allo storno su tesserino cartaceoCormorano, Massardi propone di arruolare i cacciatori volontariGiunta Abruzzo: "su contenimento cervi restiamo fiduciosi in attesa del giudizio di merito"Reggio Calabria, nuova sentenza del Tar sulle nomine negli AtcFidc: Atc e Ca attuino miglioramenti ambientaliConsiglio di Stato sospende contenimento cervi in AbruzzoBerlato: confermata condanna di Mocavero per diffamazione"Ispra sulla caccia sotto attacco". Lettera dell'ex Direttore Toso (e altri) alla MeloniLombardia convoca consulta su stagione venatoria 2025 - 2026Tar Piemonte riapre la caccia a fagiano di monte, coturnice e morettaLombardia, animalisti ricorrono al Consiglio di Stato contro la cacciaPartita la Game Meat Week: settimana dedicata alla carne di selvaggina"Inaccettabile sentenza su caccia ai tordi" Fidc Calabria si appella al Consiglio di StatoTar Calabria impone anticipo chiusura caccia tordiFidc Brescia critica Piani di abbattimento "al ribasso"Anuu Piemonte: su difesa Calendario venatorio non arretreremoA Bergamo riunito il Tavolo interprovinciale sulla cacciaLombardia, stanziati altri 600 mila euro per controllo cinghialeCaccia al cinghiale, deroga concessa anche in CalabriaFidc Toscana Uct: su Padule di Fucecchio polemiche strumentaliFidc Lombardia "eliminare istituto valico montano"

News Caccia

Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia


martedì 1 marzo 2016
    

Roberto BarbaniRoberto Barbani è responsabile dell'Unità Operativa Semplice Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell'Azienda USL di Bologna.
Dal 2006 si occupa della valorizzazione delle carni della selvaggina, ha fatto parte del gruppo di lavoro regionale che segue queste tematiche e attualmente fa parte del gruppo di lavoro dell'AUSL di Bologna. Ha partecipato in qualità di relatore a molte iniziative di formazione e di aggiornamento dedicate agli stakeholder di questo settore. Ha al suo attivo pubblicazioni relative agli aspetti nutrizionali delle carni di selvaggina cacciata nonché alla loro qualità microbiologica.

Sull'interessante argomento Bighunter l'ha recentemente interpellato.
“La carne di selvaggina cacciata - ha dichiarato - rappresenta senza dubbio una risorsa importante sia dal punto di vista del gusto sia, soprattutto, per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali: ciò è particolarmente vero se vengono rispettate le buone pratiche relative all'abbattimento ed in seguito tutte quelle operazioni che sono previste dalla cosiddetta filiera. Ovvero: l'abbattimento deve essere effettuato colpendo l'animale nel torace o alla testa (evitando l'addome al fine di prevenire la contaminazione fecale delle carni); il colpo inferto deve essere efficacemente conclusivo, al fine di evitare all'animale inutili sofferenze e stress (con conseguente rilascio di sostanze che possono andare a detrimento della qualità delle carni): in questa ottica è sicuramente preferibile il cosiddetto “aspetto” (l'animale in questo caso non ha alcuna coscienza di ciò che sta per accadere) rispetto ad altre pratiche come ad esempio la cosiddetta “braccata”, nel corso della quale l'animale viene sottoposto a severi stress con conseguenti danni alla qualità delle carni (per non parlare dell'inutile sofferenza arrecata).

Subito dopo l'abbattimento devono essere effettuate a) iugulazione; b) l'eviscerazione possibilmente utilizzando la pratica della legatura del retto e dell'esofago al fine di evitare la contaminazione fecale. Ritardare l'eviscerazione significa consentire ai microbi presenti all'interno dell'intestino (enterococchi, coliformi) di moltiplicarsi, per cui tale eventualità va evitata soprattutto nei mesi più caldi.

La carcassa così ottenuta deve essere sottoposta al più presto a temperatura di refrigerazione (0-4°C) tramite la sosta in una cella frigorifera situata all'interno di strutture quali centri di rilevazione biometrica o meglio, nel caso che le carni che si otterranno siano destinate alla commercializzazione, centro di raccolta (registrato) dove potrà sostare in attesa di essere trasferita (sempre nel caso di destinazione alla commercializzazione) ad un centro di lavorazione della selvaggina nel quale dovrà sostare alcuni giorni (almeno 3 o 4) per completare il processo di “frollatura”, un processo biochimico-enzimatico naturale che si realizza all’interno delle fibre muscolari dopo la morte dell’animale che rende le carni tenere.

Roberto BarbaniL'animale dovrà poi essere scuoiato (la frollatura è sicuramente maggiormente efficace se attuata “sottopelo”) tenendo ben presente che il pelo dell'animale è molto sporco e che quindi bisogna evitare la contaminazione crociata delle carni (utilizzo di coltelli puliti che devono essere cambiati o sanificati quando si cambia il tipo di lavorazione).
La zona di entrata del proiettile dovrà essere molto bene rifilata (asportando eventuali ematomi e pelo entrato all'interno della carcassa. Nel caso dei suidi (cinghiali) deve essere sempre prelevato un pezzetto di diaframma per la ricerca della trichina (parassita che può causare malattia nell'uomo).

La carcassa così ottenuta verrà poi sezionata ottenendo i tagli più vari, i quali, se ottenuti con tutte le suddette misure di buona prassi igienico-sanitaria, sono senza dubbio adatti ad ogni tipo di preparazione culinaria: a questo proposito, alla luce di quanto detto, va precisato che la pratica tradizionale di sottoporre le carni di selvaggina a lunghissime marinature nonché lunghissime ed aggressive cotture non ha alcun motivo se non quello di “coprire” l'odore ed il sapore dato all'alimento dalla crescita microbica causata da una serie di errori che ormai sono radicati nella tradizione.

La cottura di queste carni deve essere blanda e non aggressiva anche per non vanificare le preziose caratteristiche nutrizionali che sono state a più riprese evidenziate: scarsissima quantità di grassi, ottimo rapporto tra grassi saturi/monoinsaturi/polinsaturi ed ottimo rapporto tra acidi grassi polinsaturi omega 3/omega 6. Va poi ricordato che queste carni sono ovviamente esenti da residui farmacologici.

L'aumento degli ungulati nell'ultimo ventennio ha assunto un andamento pressoché esponenziale: ciò ha causato molti danni economici soprattutto agli agricoltori: sarebbe importante utilizzare tutte le conoscenze e gli strumenti che abbiamo a disposizione per “cambiare orizzonte” rendendo questa maggiore disponibilità una risorsa in termini di recupero del territorio e di incremento occupazionale: è perciò necessario effettuare interventi mirati di formazione per i cacciatori che sono i principali “attori” della vicenda; inoltre bisogna divulgare i risultati di diverse ricerche attestanti la salubrità delle carni ottenute; importantissima sarebbe anche l'educazione alimentare tesa a fare sì che quando viene richiesta la carne di selvaggina, ciò sia fatto alla stessa stregua della carne bovina, privilegiando quella a km 0 invece di carni provenienti da paesi dell'Est, le quali hanno fatto percorsi molto poco conosciuti.

Ci sono altri aspetti da tenere in considerazione?
Purtroppo - è l'opinione di Barbani - l'età media dei cacciatori è sempre più elevata e la loro costante diminuzione dovrà essere presa in seria considerazione al fine di cominciare a creare i presupposti utili per la creazione di una figura professionale che diventerà indispensabile, ammesso non lo sia già, ovvero il “professional hunter”, il Cacciatore professionista. In più, l'implementazione di una filiera efficace di commercializzazione delle carni di selvaggina cacciata passa giocoforza attraverso una “riantropizzazione” del territorio con la creazione di centri di lavorazione della selvaggina e di centri di sosta/raccolta, nonché attraverso una maggiore gestione più razionale ed efficiente del “turismo venatorio” che potrà creare numerosi indotti virtuosi attraverso una maggiore pubblicizzazione delle zone dove tale attività si esplica. Per non parlare poi delle carni che si otterranno, portatrici di valori nutrizionali molto importanti nonché di sapori ed odori caratteristici dei territori sui quali gli animali hanno vissuto per anni alimentandosi di bacche, castagne, ghiande, piccoli artropodi, etc, peculiari di quella specifica zona”.

Leggi tutte le news

41 commenti finora...

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

mi sembra che stiamo esagerando.

da Pietro 03/03/2016 17.46

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

responsabile dell'Unità Operativa Semplice????? Igiene degli Alimenti??? di Origine Animale dell'Azienda USL di Bologna??? accidenti...e quanti saranno a "lavorare" con lui a spese del contribuente per condurre il : "gruppo di lavoro regionale che segue queste tematiche" e se " attualmente fa parte del gruppo di lavoro dell'AUSL di Bologna" e se "Ha partecipato in qualità di relatore a molte iniziative di formazione e di aggiornamento dedicate agli stakeholder di questo settore" e se" Ha al suo attivo pubblicazioni relative agli aspetti nutrizionali delle carni di selvaggina cacciata nonché alla loro qualità microbiologica" va senz'altro pagato bene...vuoi mettere dei "servizi" di cotanta importanza per la Nazione???ma VFC

da Festinalente 03/03/2016 16.27

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

aaaaa flagg er pubblico in Italja se magnato todos!! mejo er privado ar 100 x 100 !!

da SPQR 03/03/2016 16.19

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

questo rimettetelo nel carrello che abbaia solo al puzzo....

da viva la braccata e i segugi 02/03/2016 19.23

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Non sono professore ma semplicemente realista. E purtroppo la realta' italiana e' triste. Hai voglia a mettere tutti i professionisti che vuoi, privatizzare e chi piu' ne ha piu' ne metta, ma se poi il tutto e' volto a mantentere e rafforzare lo status quo (e cioe' la caccia agli ungulati come caccia principale ulteriormente rafforzata da un giro di soldi piu' grosso) non hai risolto proprio niente, eccetto che i soliti noti avrenno nuovo latte da mungere. Alla faccia della biodiversita' e tutti gli altri buoni propositi. La caccia in battuta e' un falso problema.

da Flagg 02/03/2016 17.07

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Fortuna che ci sei tu professore, ahahah... Lasciamo stare va, con certa gente non vale nemmeno la pena.

da Marco 02/03/2016 16.44

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Poi Marcp hai le idee confuse perche' sei andato off-topic con le solite lagne che conoscono tutti...si parlava infatti di cosa succederebbe se la caccia diventasse professionistica. Hai esordito scrivendo baggianate sulla caccia in battuta solo perche' sei un ignorante in materia. Cosa volevi?

da Flagg 02/03/2016 16.41

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Marcp, secondo me non ci arrivi neanche se te lo rispiego 100 volte ma tan'e'. Non e' il cinghiale che ha decreato la fine del resto ma l' uomo! I boschi non sono apparsi dal nulla, le case abusive non le hanno costruite i cinghiali, i cinghiali non usano mezzi agricoli e pesticidi. Inoltre i cinghiali non spuntano come i funghi eccetto che nelle favole. E' chiaro che in un territorio SANO e ben gestito non ci sarebbero cinghili dove non dovrebbero esserci e di conseguenza non ci sarebbe nemmeno disturbo. Ma questa non e; la realta'. Quindi hai due possibilita': sbraitare all' infinito senza prendere atto della realta' oppure fare il tuo piccolo senza mollare tenendo presende dove comincia e dove finisce la questione.

da Flagg 02/03/2016 16.35

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Come vedi quello che non capisce un c... sei proprio tu...ma dai tuoi interventi già lo si era capito da un pezzo. Infatti dici tutto ed il contrario di tutto. A quanto pare dal tuo intervento, non fai altro che confermare quello che dicevo, ovvero che l'aumento indiscriminato del cinghiale ha portato alla distruzione della fauna stanziale presente in Italia. Oltre, ribadisco, al notevole fastidio anche per tutta la migratoria e chi esercita quelle forme di caccia. Ma alla prossima già avrai cambiato opinione sono sicuro.

da Marcp 02/03/2016 15.02

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Giusva quello di cui parlo io non e' solo la migrazione ma anche la nidificazione. E' l' abbondanza! Siamo d' accordo che il meteo e' fondamentale ma 25-30 anni fa entrando in un campo di grano QUASIALSI all' inizio periodo estivo in 5 minuti avevo gia' trovato 10-20 nidi in 5 minuti. Oggi e' gia' un miracolo che il campo di grano sia integro altrimneti devastato dai cinghiali e guardacaso non troppo lontano, spesso proprio adiacente, c'e' un piccolo booschetto impenetrabile scaturito da terreno abbandonato. Le orme sul terreno sono un prova schiacciante. Allora i cinghiali non c' erano in valle. In generale per le allodole, le quaglie e tutti gli altri uccelli che si cibano principalmente di granaglie et similia e' importante anche la tecnica agricola e l' uso di pesticidi. Se la comunita' Europea ha chiesto di fare dei piani di gestione e censimento proprio per queste specie gia' da un pezzo....

da Flagg 02/03/2016 13.49

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

le quaglie radunate col musichiere non valgono. caro Flagg le quaglie con questo clima bizzarro sono fluttuanti, passano e vanno le prendi solo se hai tempo di andare spesso e col musichiere, cè gente che anche a gennaio ha preso quaglie, qui sul litorale romano viste io, 4-5 quaglie non sono poche, segno evidente che la migrazione non è più la stessa, per le allodole è un'altra storia non si capisce perché snobbano le solite zone eppure sono considerate stabili in Europa, ma mentre cè chi diminuisce cè chi aumenta vedi i colombacci e gli storni, considerazioni col passato è inutile farle altri tempi altro ambiente.

da giusva 02/03/2016 13.38

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Pippo 200 quaglie d'allevanto forse...200 quaglie vere secondo me non le hai mai viste in una stagione. Inoltre c'e' un limite di carniere gionaliero (max 10) ed uno stagionale pari a 50. quindi saresti pure un bracconiere! Viene dalle mie parti e ti dimostro quello che vuoi caro sbruffone.

da Flagg 02/03/2016 13.23

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

l'inglese inizia a offendere. Non capisce un H di caccia e fa il prof! il lepraiolo dei poveri! abito nelle marche e quest'anno a settembre 200 quaglie sei finito te non le quaglie! ma scrivi di quello che conosci inglesino dei miei stivali!!! ah ah ah

da Pippo 02/03/2016 13.15

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Spesso ci si dimentica che gli uccelli migratori hanno parchi immensi che li proteggono e se giustamente con la variazione di clima che volge al siccitoso sono un paio d'anni che di migratori se ne vedono pochi, un po la migratoria è andata in crisi anche per il territorio vietato alla caccia che in molte regioni ha superato di gran lunga il 30 %. Comunque sia, per me è tutto da rifare sia per gli ungulati che per la migratoria. Questo dipenderà molto da come c... hanno intenzione di programmare la caccia per il futuro, per adesso stiamo in discesa libera.

da jamesin 02/03/2016 13.12

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Giusva putroppo le quaglie e le allodole che rappresentevano la migratoria d' elezione dalle mie parti quando ero ragazzo ed andavo a caccia con mio padre sono quasi completamente sparite, INDIPENDENTEMENTE dal meteo. Non c'e habitat, c'e' troppo inquinamento e sfruttamento selvaggio del territorio. Questa e' la realta' che ci si ostina ad ignorare pur di non fare nulla o per paura che diventi peggio. Ci sono rimaste un po' di beccacce e le cesene in zone montane. Poca roba davvero rispetto a 30-40 anni fa. Gli storni a bizzeffe ma non sono cacciabili.

da Flagg 02/03/2016 13.04

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Ma io poi vorrei oltretutto capire cosa è questa filiera di cui tanto si parla in questi ultimi tempi. Mettiamo il caso che io sia un cacciatore professionista come si dice sopra : mi alzo la mattina, come si alzano allo stesso momento altri mille professionisti della mia provincia, perché sono diventati tutti professionisti in modo che la caccia sia salva, prendo la carabina e vado ad appostarmi. Arriva un porco, si mette di profilo ed io lo centro alla testa. Domanda : poi cosa succede ? Quello che ha scritto l’articolo sig. Roberto Barbani ce lo vuole spiegare, perché a me sembra che ha scritto tutto al di fuori del necessario. Ci spiega cortesemente la trafila, fino al pezzo di carne nel frigorifero, di cosa succede dopo che io ho preso il cinghiale, grazie e un cordiale saluto. P.S. Scommettiamo che non risponde

da jamesin 02/03/2016 12.57

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Ma chi l ha detto che nel resto del mondo non esiste la caccia sociale?? Sei mai stato in Slovenia, Croazia Ungheria??

da little john 02/03/2016 12.44

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

ma chi ha detto che la caccia migratoria sia entrata in crisi? da chi migratorista non è, non l'accetto, la migratoria và con il tempo con determinate caratteristiche privilegia alcune linee piuttosto che altre in quanto ad abbondanza, ma sempre le stesse, ci sono stati quest'anno due mesi primaverili(nov-Dic), siccitosi e con venti dai quadranti occidentali, io che caccio anatre e colombacci sono un paio di anni che trovo difficoltà, ma ci stà ogni migratorista lo sa. Non vedo cosa c'entri la caccia al cinghiale con la migratoria, loro se ne stanno da una parte e noi dall'altra, a volte capita di doverci spostare per ovvi motivi, ma sempre in tarda mattinata, anzi dirò che quando ci sono battute c è più giro di uccelli, queste vengono molto prese in considerazione dai migratoristi.

da giusva 02/03/2016 12.39

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Marcp non esisteva dalle tue parti...forse! Dalle mie avra' almeno 50 anni, in Toscana di piu' e nel resto d' Europa ancor di piu'! La caccia in battuta a TUTTI gli ungulati esisteva gia' quando ancora non esistevano le armi da fuoco! Documentati..... L' espolosione del cinghiale e degli altri ungulati e' in primis dovuta all' habitat. Poi il resto, che ovviamente e' importante. Sempre piu' boschi e sempre meno campagna e in generale varita' di habitat che esistevano fino a 30-40 anni fa. La migratoria e' in crisi in Italia, non nei paesi confinanti dove in alcuni la caccia al cinghiale esprime numeri importanti se non superiori a quelli italici. Non capisci un c... talmente sei accecato dal tuo odio dettato dall' ignoranza....

da Flagg 02/03/2016 12.17

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

approvo Marcp in toto!

da braccata no grazie 02/03/2016 11.52

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Flagg Ma cosa dici??? Parli di Tradizione riferendoti, alla caccia alla braccata, quando 20 anni fa praticamente NON ESISTEVA!!! Il business del cinghiale l'avete creato voi ad arte per i vostri comodi!! In tutte le zone di macchia che adesso vengono assaltate da orde di pedroni come voi, una volta andavano al massimo le squadrette a cacciare la lepre(altra caccia che va scomparendo per via vostra, visto che in molte zone i segugi da lepre non si possono praticamente più sciogliere). Gradi estensioni boschive che una volta facevano da bacino e zona di sosta per i turdidi e altra migratoria, adesso sottoposte al vostro continuo scaccio non danno più i frutti che davano una volta. Basta guardare i carnieri dei tordaroli che si appostavano ai bordi, allo spollo ed al rientro per capirlo. Questi poveri animali non hanno pèraticamente più nessun anfratto dove potersi rifugiare in pace, senza essere continuamente sottoposti a stress!!! Come possono fermarsi da noi io mi domando. LA CACCIA ALLA MIGRATORIA è entrata in crisi, guardacaso in concomitanza con l'esplosione del cinghiale!!! Quindi se proprio devo smettere, preferisco che ad uccidermi sia lo Stato e non i Cinghialari per poter continuare a fare i loro porci comodi!!!

da Marcp 02/03/2016 11.30

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

dimenticavo...cosa ci farebbero con tutti gli attuali tecnici faunistici? Altrove il tecnico faunistico, ad eccezione di poche cariche dirigenziali a livello nazionale, di solito e' ANCHE il cacciatore PROFESSIONISTA.

da Flagg 02/03/2016 11.17

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Non si puo' copiare il resto del mondo giusto cosi' a chiacchiere. Ma rendetevi conto di quello che avete scritto. Non si puo' per il semplice motivo che nel resto del mondo non esiste la caccia sociale ed una legge 157 in primis. Poi chiedete allo Stato se e' disponibile a rinunciare almeno in buona parte alla proprieta' della selvaggina ed al diritto assoluto di legiferare visto che la flessibilita' nella gestione e' un requisisto primario. Si fanno esempi dall' Alto Adige che essendo una Regione a statuto speciale ha un TRATTAMENTO DI RIGUARDO. A me non fa alcuna differenza. Mi adeguo facilmente a tutto eccetto che a caccia accetto solo consigli da chi e' effettivamente piu' esperto di me e COME si caccia non lo accetto da un ignorante in materia. Se uno vuole un cinghiale "superiore" puo' sempre prendere la carne da allevamenti o da quelli presi in selezione....

da Flagg 02/03/2016 11.01

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

...direi di tutto il mondo "normale"...

da Mustang 02/03/2016 10.44

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Signori..siamo 550.000 altro che 700.000...questo articolo é interessante ma non fa altro che copiare e incollare il modus operandi di tutta l Europa orientale!

da little john 02/03/2016 10.18

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

in Alto Adige abbiamo il guardia caccia professionista OBBLIGATORIO in ogni riserva di diritto ed è una spesa molto elevatama la professinalità è indiscutibile. Non vedo cosa ci sia di male affiancare ai cacciatori una figura proffesionistica. Oggi in appennino con i piani di controllo mi sembra che siano le guardie provinciali , volontarie, polizia ecc a svolgere questo lavoro pagato DA NOI! non c'è niente di nuovo a parte una NUOVA E GIUSTA FIGURA CHE SI OCCUPI DEL PROBLEMA.

da Pedro 02/03/2016 9.19

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

E chi è arrivato Crocodile Dundeee? Questo ha visto troppi film, ora anche il cacciatore professionista, come se questa fosse una professione e non una passione, il momento in cui la caccia diventa un lavoro appendo il fucile al chiodo. Sempre peggio!

da giusva 02/03/2016 8.46

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

è arrivato l'inglese!!! ah ah ah

da Pippo 02/03/2016 8.41

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

In Italia ci sono sempre le persone sbagliate al posto sbagliato. E' normale che un non-cacciatore consideri il professionismo come alternativa. Non ha idea di cosa sia la caccia! La caccia al cinghiale e' l'unica che si puo' svolgere in battuta o braccata in Italia e se questa e' la tradizione un motivo ci sara'..... La filiera e' una cosa buona ma non se bisogna sacrificare la caccia VERA in nome di una mera attivita' lucrativa che purtroppo appare simile a chi non ne capisce niente. Infine la caccia professionistica signica anche la fine certa della caccia alla migratoria con buona pace di chi si lamenta dei cinghialai.

da Flagg 01/03/2016 23.49

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Se mi danno 500,00 euro a fucilata gli.accoppo quello che vogliono...diversamente se li ammazzano da soli..

da 243 w 01/03/2016 22.55

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Ma salvare la caccia come ? Cioè 700.000 mila cacciatori tutti professionisti, con 700.000 mila carabine in mano, a sparare cinghiali come se fossero tordi ! Ma fatemi il piacere, cercate di salvare gli ambienti per gli uccelli che senza migratoria la caccia per interesse dei soliti noti e delle varie associazioni finirà comunque.

da jamesin 01/03/2016 17.55

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Mi riviene in mente mio nonno quando mi raccontava che in tempo di guerra si mangiava anche la m***a pur di campare...

da nostalgico della m***a 01/03/2016 17.23

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

w le braccate ti sei scordato che VOI state sui zebedei a un sacco di altri cacciatori , che quando scendete in campo voi , TUTTI noi dobbiamo andare via, che siete dei prepotenti, maleducati, che non siete dei cacciatori ma un gruppo di agitati troppo pericolosi per la collettivita! Il Dott. Barbiani - che non è un cacciatore - ma è dotato di un buon cervello e di una intelligenza superiore alla media ( non la tua) ha scritto della cose VERE...se il tuo cervello è staccato dalla spina attaccalo! e pi cosa centrano i barconi , i migranti ????

da Paolo 01/03/2016 16.10

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

L'articolo è molto interessante......e per la prima volta trovo una persona che affronta il problema a 10 anni.....cioè recepisce la necessità di trovare soluzioni all'invecchiamento del mondo venatorio e alla sua diminuzione che negli anni sarà sempre maggiore, non solo il 6% l'anno grazie, saluti

da ed 01/03/2016 15.57

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

In un mondo dove si costruiscono barriere x non far entrare persone che fuggono dalla guerra,dove molti si auspicano che i barconi dei migranti affondono nel mare etc etc questo esimio professore non vuole stressare i cinghiali con la braccata,ma li vuole uccidere all'aspetto.Due consigli...il primo sorprendiamoli nel sonno,il secondo ma vai a c....e!!

da w le braccate. 01/03/2016 15.07

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

la caccia è bussiness in quasi tutto il mondo e anche in Italia ! Ti sei accorto delle riserve private che ci sono? ma sai che c'è gente che in Italia spende fino a 100,000 euro per una stagione di caccia ad un sola specie? Io preferisco la caccia privata che la caccia ai presuntuosi residenti e agli ATC gente che con due euro si divertono alla nostra faccia! CONTRIBUENTI . W LA CACCIA PRIVATA ...

da Privato 01/03/2016 15.06

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

bell'intervento, condivido in pieno

da vecchio cedro 01/03/2016 15.06

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Mi gioco quello che volete che nella professionalizzazione della caccia entreranno a man bassa tutte le sigle ambientaliste, che in nome del "business" si riconvertiranno ad ammazzare poveri animali...e comunque chi voleva la fine della caccia tradizionale Italiana in cambio di un "lurido" pezzo di ciccia,a quanto pare, ha raggiunto il suo scopo.

da Marco 01/03/2016 14.35

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Jamesin ma dai i numeri? ma sai leggere? gli introtiti di cosa?? conta fino dieci e poi rispondi...uno ...due..tre...

da marco 01/03/2016 14.23

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

Hunterbeccai professionista ! Ma gli introiti delle filiere a chi vanno ? Gli ungulati sono selvatici allo stato libero ! E gli hunterbeccai cosa ci guadagnano ? Tutta una incognita.

da jamesin 01/03/2016 13.17

Re:Roberto Barbani: si va verso la professionalizzazione della caccia

articolo estremamente interessante,

da marco 01/03/2016 13.16