“Considerare i danni da fauna selvatica come aiuti di Stato è incomprensibile, dannoso e autolesionistico per l’economia delle aziende agro-zootecniche e per la stessa buona gestione e controllo delle specie faunistiche selvatiche e della tutela di quelle protette”. È quanto afferma l'on. Ermete Realacci nel presentare un'interrogazione parlamentare al Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, chiedendo l'esatta interpretazione della normativa vigente per chiarire come il regolamento de minimis non si applichi in questo caso in quanto non si tratta di aiuti di Stato.
La richiesta di Realacci è partita a seguito di una delibera di giunta della Regione Marche, con la quale è stato disposto che anche il risarcimento dei danni da fauna selvatica debba essere calcolato secondo il regime de minimis che prevede un massimo di aiuti di 15 mila euro in 3 anni. Tuttavia dal 1° gennaio 2015 l’amministrazione regionale marchigiana non sta più erogando alcun risarcimento a causa della mancata presentazione della domanda di indennizzo da parte delle aziende agro-zootecniche, date le numerose difficoltà incontrate nel calcolo del rispetto del regime de minimis.
Pertanto, nell’interrogazione si chiede al Ministro quali iniziative urgenti intenda assumere per chiarire la materia (Coldiretti).