Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta oggi presso la Regione Toscana una riunione tra l'assessore all'Agricoltura e Caccia Marco Remaschi e i rappresentanti del mondo venatorio; all'ordine del giorno una verifica sullo stato dell'arte nell'applicazione della Legge Obiettivo sul contenimento degli ungulati, con particolare riferimento alla definizione delle aree vocate e non.
Un incontro interlocutorio – nessuna cartografia o documento è stato reso disponibile – nel corso del quale la Confederazione Cacciatori Toscani ha quindi rappresentato le proprie posizioni e richiamati i criteri ritenuti irrinunciabili per ottenere gli obiettivi che la legge stessa pone come fondamentali.
In primo luogo è stata riaffermata la necessità che i passaggi successivi tengano nel debito conto le osservazioni ed il contributo che provengono dall'esperienza del mondo venatorio e degli ATC; un approccio non sempre e non sufficientemente impiegato e che ha sin qui condotto ad incomprensioni e rischi concreti per il successo degli obbiettivi perseguiti dalla normativa varata.
La Confederazione Cacciatori Toscani ha poi ribadito la necessità di valorizzare il ruolo delle squadre di caccia al cinghiale, fondamentale per la miglior gestione della specie, dando agli ATC competenze effettive per determinarne modalità e strumenti adeguati.
Sulla definizione delle aree e sui piani relativi, in corso di definizione, è stato sottolineato che non vi è alcun automatismo tra una eventuale estensione delle aree non vocate e la diminuzione numerica dei capi; è vero invece che laddove è stata condotta una corretta azione, che fa perno sul pieno e responsabile coinvolgimento delle squadre, la gestione della specie ed il contenimento dei danni ha dato risultati positivi.
In questo quadro è stata evidenziata l'opportunità di assegnare agli ATC competenze che consentano il coinvolgimento diretto, per aree individuate, delle squadre nell'interesse soprattutto della salvaguardia delle colture agricole; ricordata inoltre la necessità di recuperare in pieno l'efficacia dell'articolo 37, con l'impiego di tutti gli strumenti, in particolare della braccata.
La Confederazione Cacciatori Toscani prende atto della dichiarazione di disponibilità dell'Assessore al confronto con il mondo venatorio e con le categorie interessate, esprime apprezzamento per il riconoscimento, espresso dall'Assessore, del ruolo e della efficacia che l'intervento delle squadre può rappresentare per il perseguimento degli obiettivi.
La Confederazione Cacciatori Toscani è impegnata a verificare, nelle fasi successive del confronto preannunciato dall'Assessore, la reale portata delle assicurazioni e degli impegni assunti, nell'interesse del mondo venatorio e del recupero di una situazione equilibrio faunistico e di una corretta gestione di fauna e territorio.
Una piattaforma su cui, nel corso della riunione, è stato possibile registrare una positiva convergenza con le altre associazioni presenti.
Dopo la riunione con le Associazioni Venatorie l'Assessore ha poi incontrato gli agricoltori e i rappresentati degli ATC.
Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)