Nella conferenza stampa di questa mattina l'assessore all'agricoltura della
Regione Basilicata,
Luca Braia, ha comunicato che il
Dipartimento Politiche agricole e forestali ha messo in campo tre provvedimenti sul tema dei
danni selvatici da fauna selvatica. In particolare, l'accelerazione delle procedure e dei pagamenti, l'avvio della procedura online per il risarcimento dei danni causati alle produzioni zootecniche dalla fauna selvatica o inselvatichita (lupi) e un nuovo disciplinare che definisce la tempistica e le modalità operative del controllo numerico della popolazione di cinghiale.
Riguardo al risarcimento dei danni vi è stata la
modifica della procedura e della legge regionale 23/2000, passando da un sistema di inoltro delle domande di risarcimento danni alla Regione solo per il tramite dell’Asp, senza alcuna prescrizione di un termine ben definito, ad una procedura online, entro e non oltre 30 giorni dal rilascio della certificazione sanitaria che attesta l’aggressione, da attivare registrandosi sulla piattaforma presente sul sito della Regione.
In merito al controllo della popolazione di
cinghiale è stato approvato il disciplinare regionale. E’ permesso così il controllo selettivo della specie in sovrannumero durante tutto l’anno nelle oasi di protezione destinate al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica, cioè nelle aree a divieto di caccia, escluso il periodo cacciabile che va dal primo ottobre al 31 dicembre sul territorio a caccia programmata (Aattcc), con diverse metodologie di controllo.
E’ in fase di predisposizione analogo disciplinare per il controllo della specie
volpe.
“Occorrerà poi – ha fatto sapere l'assessore – lavorare per rivedere l’organizzazione degli Atc per rendere omogenea la normativa relativa ai danni da fauna selvatica per le colture agricole attraverso una legge quadro e per attivare, infine, la
filiera del cinghiale e la relativa economia per il territorio” (
Regione Basilicata).