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CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI


martedì 12 aprile 2016
    

Caccia cinghiale Alto GardaLa giornalista di Repubblica Margherita d'Amico qualche giorno fa ha intervistato il Senatore Massimo Caleo, relatore del nuovo testo di riforma delle Aree Protette, affrontando la questione caccia e parchi, a seguito delle contestazioni piovute dal mondo animalista.
 
“Molto allarmismo” dice Caleo, spiegando che, in realtà “nella sostanza non ci sono stati stravolgimenti e il nuovo articolo 10 prevede, proprio come il testo originario, piani di gestione della fauna approvati con pareri obbligatori e vincolanti dell'Ispra, l'obbligo di corsi certificati per gli operatori, interventi sulle specie alloctone in linea con le direttive europee”.

Nessun paradosso quindi, come invece suggerisce la D'amico, dichiaratamente filo animalista. Il concetto chiave è che lo sviluppo sostenibi
le dei Parchi passa anche dagli abbattimenti selettivi. “A tutt'oggi il controllo faunistico – spiega il Senatore -, che il testo rende più rigoroso, nelle aree protette avviene già e per necessità, per limitare i gravi danni che soprattutto gli ungulati in sovrannumero (cinghiali, cervi e daini) causano agli ambienti naturali, alle attività agricole e anche per evitare il rischio per gli uomini, come ci ricorda la cronaca di quest'estate". La novità, spiega il senatore, è che il contenimento sarà vincolato al parere Ispra, su piani redatti degli Enti Parco. Per quanto riguarda i cinghiali, specie oggetto del 90% degli interventi, l'ente, ricorda Caleo, “ha prodotto linee guida precise e dettagliate, approvate dal ministero dell'Ambiente". Per specie particolarmente protette come l'orso o il lupo, "il ddl – dice Caleo - non cambia nulla rispetto alla 394/91 ora vigente per quanto riguarda le specie oggetto di particolare protezione”.

Alla D'Amico, che chiede lumi sulla mancanza di riferimenti alle deroghe nel testo, Caleo è costretto a rispondere che queste “riguardano l'attività venatoria e non c'entrano nulla con questa riforma”, che “anzi chiarisce, una volta per tutte, che la caccia nei parchi è vietata". “Perché nel testo non si prevede il ricorso obbligatorio e prioritario ove vi sia reale necessità di intervento  ai metodi non cruenti?” chiede la D'Amico. Anche qui Caleo è lapalissiano: “per ora i metodi non cruenti non sono altrettanto efficaci, quando lo saranno costruiranno sicuramente l'unico strumento di intervento nei parchi”.

Anche l'ennesima inesattezza suggerita dalla giornalista, ovvero che il controllo faunistico sarà delegato ai cacciatori, viene smentita dal senatore Pd. Come già avviene, sottolinea “i parchi si possono avvalere di propri dipendenti oppure di personale che sia stato adeguatamente formato attraverso corsi certificati dall'Ispra. Non c'è alcuna delega a cacciatori singoli o associati". Insiste allora la D'Amico: Se per gli abbattimenti si utilizzeranno privati con licenza di caccia, sebbene il controllo faunistico nei parchi sia definito dalla proposta di legge 'attività non venatoria', a che titolo questi utilizzerebbero le armi in zone e periodi di divieto di caccia?”. "Ripeto – risponde Caleo -, gli abbattimenti selettivi con armi da fuoco sono previsti dalla legge sulle aree protette, già oggi vengono usati i cacciatori in mancanza di altro personale, perché essi hanno un porto d'armi, conoscono le leggi e sanno come fare. In Italia non esiste la detenzione
Massimo Caleolibera delle armi per nessuno e da nessuna parte".

Niente da fare per la proposta emendativa delle associazioni animaliste, ovvero gestire le specie attraverso piani non cruenti. “L'emendamento all'articolo 10 che ho presentato in Commissione” spiega “è già la sintesi di un confronto articolato e rigoroso avvenuto con le più importanti associazioni ambientaliste e con Federparchi. Contiene misure che, nel completo rispetto delle prescrizioni comunitarie, tutelano la biodiversità e tengono assieme tutte quelle sensibilità che favoriscono la completa valorizzazione delle aree protette italiane".

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8 commenti finora...

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

mettiamo i cacciatori nei consigli dei parchi, se ne avvantaggerebbero parchi, animali, e bilanci

da salve 13/04/2016 8.14

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

Chissene come dice la mia figliola presentino il conto alla damico e animalari vari

da passatore 12/04/2016 20.55

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

In mezzo sempre questi cinghiali, mi sapreste dire perché no per le beccacce, i tordi ed altri uccelli migratori? Quando si parla di apertura sempre e solo cinghiali, chi non pratica questa caccia ma va a beccacce e tordi dove deve andare? Noi le lasciamo passare e gli altri negli altri Stati li ammazzano, va bene così? Penso proprio di no. Se non modificano queste leggi in questo senso penso proprio che parecchi cacciatori non andranno più a caccia.

da luigi 12/04/2016 19.31

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

Per vincolare un territorio a particolari richieste per il bene della fauna e della flora e del paesaggio non c'è bisogno di costituire un parco, bastano le leggi. Una volta individuato un territorio che deve essere protetto basta una legge senza mettere vincoli inutili e dannosi a iosa che comportano spese per i contribuenti e non portano introiti per quel particolare territorio. Se per esempio : si vuole che su un determinato territorio non si devono costruire case perché il cemento ha già oltrepassato i limiti e guasterebbe l’ambiente ed il paesaggio o danneggerebbe il turismo quindi l’economia, basterebbe una legge riferita particolarmente a quel territorio, senza bisogno di altri vincoli, come facendo un parco e vietando tutto come accade adesso con i parchi e aree protette con spese troppo dispendiose. Per cui in queste aree designate basterebbe solo il divieto di costruzioni cementizie o in ferro o in legno o altri materiali invasivi senza altri divieti come quello della caccia, raccolta funghi, pesca, e tartufi. Purtroppo troppo difficile da programmare per qualcuno.

da LeoSA 12/04/2016 14.33

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

I Parchi sono come gli ATC, prima si chiudono e meglio è, si risparmiano un sacco di soldi che possono essere utilizzati per cose molto utili.

da Giovanni 12/04/2016 13.13

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

Secondo il mio parere i parchi ci costano milioni e soldi non ce ne sono per le scuole per i pensionati per gli esodati per gli ospedali e per gli ospizi. Ci sono invece solo per l'apparenza aree protette che niente in cambio ci danno per questa gravosa spesa del loro sostentamento. I parchi sono troppi e si devono ridurre, via tutti parchi regionali e aree protette inutili ! I parchi nazionali possono anche andare bene ma si devono ridurre e si deve ammettere la caccia, perchè dove ci sono i cacciatori c'è vita non c’è distruzione di selvatici come si vuol far credere.

da jamesin 12/04/2016 12.52

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

comincerei con il dire che i parchi sono istituti faunistici per eccellenza, e invece sono diventati il mercato di tutto, dai prodotti tipici a qualsiasi cosa si possa commercializzare, e della fauna se ne infischiano. Hanno creato zone asfittiche di selvaggina privileginado i Lupi e la grande ciurma degli ungulati, e hanno ucciso la piccola selvaggina stanziale. Poi i Lupi hanno spinto fuori dai parchi gli ungulati che si nascondono dai loro attacchi nei paesi e nelle città e di fatto il parco è vuoto di selvaggina. Quindi non è più per eccellenza un istituo faunistico. Lo potrebbe tornare se si coinvolgono i cacciatori. Perchè dove ci sono i cacciatori c'è presenza di seoùlvaggina altrimenti no. Ma non solo abbiamo bisogno dei pascoli e degli animali da pascolo. L'unica cosa che può portare giovamneto ai territori fragili del nostro appennino, anche dal punto di vista della percolazione delle acque meteoriche. Insomma i nostri vecchi ci hanno lasciato un importante ambiente, i nuovi parcari di razza cittadina hanno ucciso tutto quello che hanno chiamato parco. E' ora di cambiare. Caccia nei parchi con le forme che si riterranno più opportune e salvaguardando gli interessi dei residenti. Addestramento e allenamento cani nelle oree protette di tutte le specie. saluti

da andrew 12/04/2016 12.10

Re:CALEO E LA CACCIA NEI PARCHI: PRECISAZIONI

Paradossale che uno Stato debba difendersi da accuse farneticanti portate avanti da improbabili personaggi che accusano oggi i cacciatori di essere i responsabili della sovrappopolazione di animali mentre appena ieri li accusavano di sterminio. IL NON LAVORO QUARANTENNALE DELLE AAVV SULLA CORRETTA INFORMAZIONE DELLA PUBBLICA OPINIONE STA CONTINUANDO A PORTARE EFFETTI DRAMMATICI. Maledetti.

da lupo 12/04/2016 10.55