La scomparsa, in qualche modo già da tempo annunciata, di
Gianroberto Casaleggio, l'enigmatico guru dei grillini, riporta all'attenzione dei media la sua personalissima visione del mondo (che a suo dire, internet cambierà “in modo radicale e assoluto”), riproposta pochi mesi fa nella sua guida al futuro “
Veni Vidi Web”.
Alla vigilia di importanti appuntamenti referendari ed elettorali è interessante riportarne alcuni passi per capire quale eredità lascia e quali saranno gli impegni che i suoi discepoli dovranno onorare; se lo vorranno e soprattutto se lo potranno, visto che alcuni “obiettivi” appaiono alquanto bizzarri.
Va da sé che non condividiamo la sua visione del futuro dei
cacciatori, obbligati a vagare nudi nei boschi, bersaglio di chi vorrà sparargli con un fucile caricato a sale.
Ma anche per il resto, ci resta difficile una seppur minima condivisione.
Solo il senso di “
comunit�e
appartenenza, il riconoscersi in valori comuni consentirà alle società di sopravvivere”, scrive. “Petrolio e carbone sono proibiti insieme alla circolazione di macchine private. I mezzi pubblici sono gratuiti. L’emissione di Co2 è punita con la reclusione fino a 30 anni. Taxi, tabaccai, macellerie e librerie sono scomparsi. La più grande impresa del mondo produce biciclette e monopattini. Le spiagge sono libere…”.
“Gli ipermercati sono stati rasi al suolo ovunque. I beni alimentari prodotti e consumati a chilometro zero sono defiscalizzati. Le imprese di costruzione sono state riconvertite in imprese di decostruzione. Distruggono edifici e infrastrutture inutili”. “Non si possono possedere complessivamente mobili e immobili per un valore superiore a cinque milioni di euro. Ogni euro in più deve andare a favore della comunità. Chi si sottrae è rieducato alla comprensione della vita in appositi centri yoga gestiti da neomaoisti. La parola leader è diventata un insulto”. Corrotti e corruttori finiranno “esposti in apposite gabbie sulle circonvallazioni delle città”.
E ancora: “La
Rete ha una valenza anticapitalista, con la sua diffusione aumenta il valore delle idee e della conoscenza e diminuisce quello del denaro”.
“La Rete cambia la politica introducendo una relazione tra politici e cittadini: la democrazia diretta”.
Il nuovo politico “non avrà bisogno di essere interpretato dai media attuali, che perderanno quindi la loro importanza. L’interactive leader da una parte acquisterà potere, ma dall’altra lo perderà perché dovrà rendere conto ai cittadini delle sue azioni e a perseguire la volontà dell’elettorato in tempo reale”.
Insomma, una serie di personalissime utopie che noi cittadini “normali” non siamo attrezzati a comprendere. Forse lo capiremo quando ci sarà dato di ricongiungersi a lui, che nel frattempo avrà tentato di convincere qualcun altro, lassù.