No ai contributi alle associazioni anticaccia francesi. E' la proposta di Guy Harlé d'Olphove, presidente della federazione dei cacciatori dell'Oisé, nonchè ex vice presidente del Consiglio regionale della Piccardia e presidente del Comitato Ambiente, uscita dall'assemblea annuale del dipartimento.
La proposta, riportata dall'importante quotidiano Le Parisien, a firma di Elisabeth Gardet, si basa sul fatto che la caccia, in Francia come in tutta Europa, è un'attività la cui importanza dal punto di vista ambientale è pienamente riconosciuta e difesa dallo Stato e dalle altre istituzioni. Perchè dunque garantire fondi a chi ne mette in discussione la legittimità?
"La mia prima azione - dichiara Guy Harlé - è stata quella di chiedere secondo quali criteri vengano erogati i contributi alle associazioni ambientaliste". Ovvero 12 milioni di euro in totale. "Vi posso assicurare che tutto questo cambierà - ha dichiarato il rappresentante dei cacciatori - , e che mai più potremo sovvenzionare associazioni che vogliono la scomparsa della caccia e cacciatori". Iniziative simili sono partite anni fa anche in Italia, purtroppo ancora senza alcun seguito.