La Face (Federazione delle Associazioni europee di caccia) e il Cic (Consiglio Internazionale della Caccia) si stanno opponendo alle proposte della Commissione europea per la revisione degli accordi CITES sul commercio dei trofei di caccia. La bozza proposta dalla Commissione per la prossima conferenza delle parti del CITES, prevista a settembre a Johannesburg, in Sud Africa, mirerebbe infatti ad imporre nuovi pesanti oneri scientifici, finanziari ed amministrativi a carico delle nazioni esportatrici, diverse delle quali in via di sviluppo.
I trofei, messi in commercio in piccole quantità, potrebbero essere soggetti a condizioni che non vengono nemmeno applicate al grande commercio delle specie indicate nell’Appendice II. Nello stesso tempo l’Unione Europea e i suoi Stati membri non applicano simili condizioni per la caccia nazionale.
Le due organizzazioni chiedono agli Stati membri della UE di non sostenere le proposte della Commissione nell'interesse del mantenimento dei molti vantaggi sia per la fauna selvatica che per le comunità locali nei paesi in via di sviluppo di caccia sostenibile.
Sul tema l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha pubblicato un documento informativo rivolto ai deputati europei. La pubblicazione riporta una serie studi che evidenziano come la caccia africana contribuisca positivamente alla conservazione delle specie locali e all'incremento del benessere delle popolazioni, mitigando gli effetti delle pressioni antropiche su habitat e fauna selvatica e limitando le conseguenze di un bracconaggio sempre troppo diffuso.