Sì alla modifica della legge sulla caccia in Trentino. Il testo, che propone di cambiare i requisiti per l'accesso alle riserve di caccia comunali, è passato con i voti della maggioranza in terza Commissione (quattro sì e tre astensioni).
"La questione centrale - spiega un comunicato stampa della Regione - riguarda i possibili problemi che le fusioni dei comuni potrebbero portare per l'accesso alle riserve di caccia. C'è il rischio, insomma, che i cacciatori di un nuovo comune possano accedere a tutte le riserve che hanno come ambito territoriale quello dei comuni che sono stati fusi". Rischio che, sia pure attraverso formulazioni diverse, sia l'assessorato Rodolfo Borga della Civica Trentina e Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino, i promotori di due testi di modifica, mirano a scongiurare.
L'assessore Michele Dallapiccola ha presentato, motivandolo con ragioni di ordine giuridico, un emendamento sul quale ha chiesto di avviare una mediazione con i due proponenti del ddl. Il testo riafferma il fatto che, anche nel caso di fusione dei comuni, per l'accesso alla caccia nelle riserve, rimangono i requisiti legati agli ambiti territoriali precedenti alle fusioni. Il testo approvato non è però definitivo. L'emendamento rimanda ad una serie di verifiche da qui all'aula per arrivare ad un' intesa che metta tutti d'accordo. Il testo emendato ha ricevuto quattro sì e tre astensioni, quelle di Giovanazzi, Civettini e Fasanelli.