Una situazione preoccupante quella creatasi a Torreglia, in provincia di Padova, dove un numero sempre più crescente di cinghiali sta invadendo la zona del Rio Calcina e via Vallerega. La richiesta di Filippo Legnaro, sindaco del comune padovano – si legge su Il Mattino di Padova –, è quella di fare pressioni sul Parco Colli affinché gli interventi diventino ancora più massicci e soprattutto che la Regione stanzi più fondi per riuscire a portare avanti le operazioni di caccia.
Tra l'altro, come spiega Luca Callegaro, presidente dell'Ente Parco Colli, c'è la volontà di dare vita a dei ristoranti tipici e fare business, creando un marchio per la carne di cinghiale di questi colli. “Stiamo portando avanti una convenzione – spiega Callegaro – con una cooperativa di Bologna. A breve avremo un incontro con la Camera di Commercio per studiare le strategie”. La cooperativa sarà dunque il canale di vendita della carne del Parco, come già accade in altre realtà italiane. La strategia commerciale dovrebbe permettere di raccogliere risorse economiche per i piani di abbattimento.
Secondo Collegaro, per le operazioni di abbattimento, affidate al personale del Parco, oltre che a 50 controllori incaricati dallo stesso, servono almeno 200 mila euro all'anno. I fondi erogati dalla Regione al Parco si fermano a 130 mila, a cui si aggiungono i proventi delle sanzioni amministrative e i contributi dei Comuni. I cinghiali stimati nella zona sono 4 – 5 mila. Da settembre ad oggi ne sono stati abbattuti 450.