Definitivo diniego all'autorizzazione per l'esercizio venatorio nei confronti di tre custodi forestali. È quanto stabilisce la delibera emanata nei giorni scorsi dal comune di Pinzolo, in provincia di Trento.
Se fino al 31 dicembre 2015 i custodi forestali potevano fare richiesta ai Consorzi di Vigilanza Boschiva per l'esercizio della caccia, a condizione di cacciare al di fuori della propria zona di vigilanza, con il nuovo anno questo non è più possibile in quanto i Consorzi sono stati sciolti e i custodi sono diventati dipendenti comunali.
“Si tratta di un atto amministrativo che va nella direzione di garantire la professionalità e la serietà del personale forestale – afferma su trentinocorrierealpi.it Severino Viviani, responsabile del distretto forestale di Pinzolo –. La caccia resta un comparto molto delicato, si esce in squadra ed è facile commettere errori, come capita che si creino amicizie, inimicizie, commistioni. Se invece esiste un divieto chiaro si evitano dicerie ed anche eventuali rilievi da parte dei cacciatori sulla collocazione privilegiata dei custodi”.