Hanno partecipato oltre quattrocento cacciatori, provenienti da tutta la Toscana, all'assemblea pubblica organizzata dalla Confederazione Cacciatori Toscani, lo scorso 22 aprile a Grosseto, per fare il punto sulla legge obiettivo per la gestione degli ungulati.
La CCT, nel corso dell’iniziativa cui ha partecipato anche l’assessore regionale Marco Remaschi, ha ricordato le proprie richieste: ruolo, competenze e mezzi per gli Atc, criteri di individuazione delle aree vocate e non vocate, modalità degli interventi di controllo, ruolo delle squadre nella gestione del cinghiale anche nelle aree non vocate. Criticità gravi per le quali la Confederazione è tornata a chiedere che si trovino adesso soluzioni nei provvedimenti applicativi della legge.
Sull’insieme delle questioni poste l’Assessore Remaschi ha assicurato che i provvedimenti contengono risposte positive sui punti più importanti e controversi oggetto delle proposte della Confederazione e saranno sottoposti al vaglio delle Associazioni invitate a formulare le loro considerazioni. L’Assessore ha poi più volte richiamato il ruolo fondamentale che, nella sua attuazione, la legge intende assicurare alle squadre di caccia al cinghiale ed agli ATC affermando con nettezza che non vi sarà riduzione delle aree vocate.
Un’apertura, quella di Remaschi, accolta positivamente dall’assemblea e dagli organizzatori che, senza abbassare la guardia e in attesa di completare l’esame dei documenti relativi ai provvedimenti attuativi, ascrive per intero al proprio impegno ed al peso ed al ruolo che il mondo venatorio unito può esercitare.