Il tema dei danni provocati dalle ripetute invasioni della fauna selvatica (cinghiali in particolare) è stato al centro dell’incontro che martedì scorso Coldiretti Como-Lecco ha avuto presso il Palazzo del Governo con il Prefetto di Como, Bruno Corda.
“Un grave problema che interessa in particolare le valli d’Intelvi, del Ceresio e di tutto l’alto Lario occidentale e orientale: ad esserne interessati non sono solo gli imprenditori agricoli, ma anche la popolazione. Oltre ai risvolti economici pesanti, infatti, ci sono conseguenze anche sul fronte della pubblica sicurezza” hanno rimarcato il presidente Fortunato Trezzi e il direttore Raffaello Betti al Prefetto Corda.
“Serve un piano interprovinciale che coinvolga le istituzioni, gli agricoltori, i cacciatori e anche le associazioni dei consumatori – ribadiscono dalla Coldiretti – per decidere delle linee di intervento chiare e fermare l’invasione. Abbiamo già presentato alle istituzioni una serie di idee che vanno dalle misure di prevenzione (recinzione, trappole, prodotti repulsivi e animali da guardia) a quelle di contenimento e abbattimento controllato per eccesso di popolazione o di pericolo per l’uomo, con la possibilità di intervento anche da parte degli agricoltori che hanno l’abilitazione per la caccia, degli iscritti agli ambiti venatori e anche delle guardie giurate volontarie” (Coldiretti).