Lo stato del Winsconsin è stato il primo a legalizzare il rosa, come opzione alternativa all'arancio, per la sicurezza a caccia. La novità, riportata da un articolo di National Geographic, è uno stratagemma, pare, per incentivare le donne ad intraprendere questa passione, visto che attualmente rappresentano "solo" l'11 % del totale dei cacciatori.
Come era prevedibile, le critiche non si sono fatte attendere. Le donne che cacciano, spiega l'Associazione delle cacciatrici del Winsconsin – lo fanno per procacciarsi cibo, oltre che per passione, non certo per moda o per il colore degli abiti. Sarah Ingle, presidente dell'Associazione, sottolinea: “Ci siamo sentite umiliate. Riteniamo che gli autori del disegno di legge abbiano perso l'occasione di chiedere alle donne cacciatrici che cosa avrebbero ritenuto necessario fare per incentivare le altre".
Anche gli stati Colorado, New York, Minnesota e Louisiana stanno valutando l'inserimento legale del colore rosa per i vestiti ad alta visibilità, con lo stesso obbiettivo di incoraggiare più persone (donne) ad andare a caccia. L'iniziativa, a quanto pare, cerca di arginare il calo delle licenze. Si è passati da 40 milioni, tra cacciatori e pescatori, del 1991 a 37 milioni nel 2011, mentre la popolazione degli Stati Uniti è aumentata di circa il 24 per cento rispetto allo stesso periodo. Il tutto a fronte di una crescita esponenziale degli ungulati. In molte aree i troppi cervi danneggiano gli ecosistemi e invadono le aree urbane. In America in media 200 persone l'anno perdono la vita a causa di un incidente stradale causato da questi animali.