Il
Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità l'atto di
istituzione della Riserva naturale della Val di Mello nel territorio del Comune di Val Masino (SO). L'area della Val di Mello sar�
divisa in tre zone:
riserva naturale integrale (con la massima tutela ed una rigida disciplina degli accessi oltre che il divieto di realizzare qualsiasi nuovo edificio e insediamento produttivo o ampliare quelli esistenti),
riserva naturale orientata e infine, nel fondovalle,
riserva naturale parziale di interesse paesistico. Permessa la pesca nei torrenti della riserva ma
totalmente negata ogni forma di caccia. A nulla è valsa la protesta dei cacciatori che nei mesi scorsi si erano opposti alla riserva sotto il motto "la riserva non sa da fare. Guai a chi ci tocca il diritto di caccia in Val di Mello". Il presidente del
Comprensorio Venatorio di Morbegno Oliviero Barbetta ha criticato chi ha plaudito alla costituzione della riserva per tutelarla dalle mire idroelettriche: "Che vuol dire che l'ultima arma contro lo sfruttamento idrico è diventata la riserva? Allora perché non dichiariamo territorio protetto tutta la Valtellina?", dice provocatoriamente Barbetta, ricordando come
le proposte avanzate dai cacciatori nella fase istruttoria
non siano state nemmeno prese in esame dal relatore in Regione, Bordoni. E aggiunge un'altra provocazione: "Con la riserva in Val di Mello anche i climber devono stare attenti, perché i loro comportamenti non sempre sono in linea con la difesa dell'ambiente".
(La Provincia di Sondrio)