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Controllo cinghiale 2016 - 2018: ecco il Piano della Toscana


giovedì 5 maggio 2016
    

Danni cinghiali Lombardia Pubblichiamo di seguito la bozza di Piano di controllo per il periodo 2016 - 2018 delle popolazioni di cinghiale in Toscana in attuazione della legge obiettivo, attualmente in discussione tra le diverse parti coinvolte. Ecco come viene presentato dalla Regione in un estratto dalla bozza:

"Uno degli scopi della Legge è quello di limitare il ricorso agli interventi di controllo  sugli  ungulati  (ex  art.  19  della  L.  157/92),  che,  per loro frequenza,   numero   (nell'ordine   delle  decine   di   migliaia   all'anno)   e complessità  di  realizzazione,  rappresentano  uno  strumento  non  più gestibile in termini di impegno, risorse umane ed economiche coinvolte.

Tuttavia,  pur  ipotizzando  una  forte  riduzione  degli  interventi,  risulta necessario  prevedere  urgentemente  uno  specifico  Piano  per  l'attuazione del  controllo  nelle  aree  e  per  i  tempi  ove  non  sia  possibile  effettuare  la caccia.   Tale   strumento,   dopo   le   recenti   modificazioni   del   quadro istituzionale ed il riordino delle competenze, risulta in capo alla Regione che  ha  ripreso  nella  materia  le  competenze  istruttorie  e  decisionali sinora delegate alle Province.

Rispetto  al  passato,  quindi,  risulta  necessario  uniformare  le  attività  di controllo  degli  ungulati  su  tutto  il  territorio  regionale  attraverso  un unico   Piano   approvato   dalla   Regione,   che   contenga   le   procedure obbligatorie da attuare da parte dei soggetti che a vario titolo gestiscono gli  ungulati  selvatici  (ATC,  titolari/gestori  di  Istituti  faunistici,  Uffici regionali territoriali, Vigilanza venatoria).   

Scopo  primario  del  presente  Piano  è  la  definizione  delle  procedure preliminari  e  dei  metodi  di  attuazione  delle  azioni  di  controllo  da  porre in  atto,  nei  casi  di  necessità,  sulle  popolazioni  di  cinghiale  presenti  nel territorio  regionale.  Tali  azioni  saranno  finalizzate  essenzialmente  alla prevenzione/risoluzione  dei  problemi  di  danneggiamento  causati  dagli ungulati  alle  coltivazioni  agricole  e  alle  attività  antropiche  in  zone sensibili  (aree  urbane  e  periurbane)  e,  in  sub-ordine,  per  i  danni causati  all'ambiente,  alle  coltivazioni  forestali  ed  alle  altre  specie  di valore  conservazionistico,  nei  casi  in  cui  non  sia  possibile  intervenire attraverso il normale prelievo venatorio. 
 

Dal punto di vista normativo le attività disciplinate dal presente Piano si inquadrano entro l'art. 19 della
L.  157/92  e  nel  corrispondente  art.  37  della  Legge  Regionale  Toscana 3/94,  riguardando  prevalentemente  interventi  di  prelievo  (con  cattura e/o abbattimento) in aree, tempi o con mezzi, vietati alla caccia. Si sottolinea che gli interventi di controllo andranno a rafforzare, in caso di necessità, i prelievi condotti normalmente durante i periodi di caccia previsti dall’art. 18 della L.157/92, e quelli selettivi ulteriori effettuati ai sensi dell’art. 11-quaterdecies,  comma  5,  della  Legge  2  dicembre  2005,
n. 248, attraverso i conseguenti atti regionali.

Il presente Piano di controllo avrà validità nel periodo 2016 - 2018 e, una volta   approvato,   rappresenterà   per   la   Regione   Toscana   la   linea gestionale  ufficiale  sugli  argomenti  in  questione  per  la  redazione  del nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale.

Relativamente  agli  interventi  in  braccata,  il  piano  ha  validità  limitata all'anno 2016,  al  termine  del  quale,  in  funzione  dei  dati  consuntivi inviati ad ISPRA, potrà essere prorogato per le annualità successive".

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6 commenti finora...

Re:Controllo cinghiale 2016 - 2018: ecco il Piano della Toscana

Qualcuno sa percaso perché non sono ancora uscite le date luoghi e orari dei corsi della regione...???

da boooo 07/05/2016 18.05

Re:Controllo cinghiale 2016 - 2018: ecco il Piano della Toscana

...questa volta non è colpa di Enrico...

da appennino 05/05/2016 22.02

Re:Controllo cinghiale 2016 - 2018: ecco il Piano della Toscana

Vorrei, da migratorista, non pagare più l'ATC. Comunque il fatto che il cinghiale non sia cacciabile nelle aree protette porterà a NON risolvere il problema, la solita fuffa della solita Giunta Rossi (Enrico)

da mygra 05/05/2016 21.12

Re:Controllo cinghiale 2016 - 2018: ecco il Piano della Toscana

Migratirista, da migratorista ti capisco, ma non vedo cosa ti tolgano i cicciai. Hai il tuo capanno, fra ninnoli e nannoli, non te la passi male quanto a risultati, che tu sia bravo o che sia furbo (meglio bravo). Avrai, avremo, qualche vincolo burocratyico in più, questo è vero, ma selavì, oggi anche per fare un filo di pipì ci vuole la domanda in triplice copia. Fai bene a protestare (il rospo per'un piange' perse la 'oda, si dice dalle mie parti), ma insomma, in Toscana almeno tanto male 'un ci và. Le beghe per l'appostamento? Certo, ma qualcuno c'avea fatto un piedatterre! E qualche altro, cacciatore, meno danaroso e più geloso, che ha protestato. Conosco qualche proletario che c'ha dei capanni a 'olombi che neanche in macchia lucchese d'una volta ce n'era...

da ovviasu! 05/05/2016 17.12

Re:Controllo cinghiale 2016 - 2018: ecco il Piano della Toscana

Enzo ti lamenti dei selettori che ti tolgono il tagliolo della ciccia e io migratorista che vedo tutti i miei soldi versati buttati via per rimborsare i danni dei cinghiali che dovrei fare?

da mygra 05/05/2016 15.45

Re:Controllo cinghiale 2016 - 2018: ecco il Piano della Toscana

l'ho letto. è un punto di partenza. secondo me c'è ancora da fare molto. soprattutto se si pensa che i cacciatori (cinghialai) continuino a dare il proprio apporto gratis per la gestione del territorio, quando i risultati del loro impegno vengopno riscossi da altri, selettori e agricoltori in testa. Con la selezione, si otterrà poco, con la privatizzazione, forse si otterrà che non si dovranno più pagare i danni, perchè i prioprietari/agricoltori non potranno più rivalersi sui bilanci degli atc. fino ad oggi si è assistito a volte ad uno sperpero dei soldi dei cacciatori, finiti anche per il 60% in rimborsi agli agricoltori. qualche atc è anche fallito, per questo. qualche altro ha elargito finanziamenti a babbo morto ai soliti noti. e tuttavia, il nocciolo della questione riguarda la gestione del territorio, coordinato da tecnici (con lauti esborsi, in sintonia con qualche santo in paradiso) e da volontari (cacciatori), che hanno percepito riconoscimenti in natura (carne di cinghiale). rispetto ai selettori, i cinghialai svolgono una funzione ben diversa, sono presenti sul territorio tutto l'anno con le maniche sempre rimboccate, i selettori fanno qualche censimento, ma soprattutto abbattono e incassa, a poco prezzo. Se vogliamo stravolgere il sistema, stiamo ben attenti a distruggere tutto senza costruire niente. sembra che oggi, con le nuove regole, gli agricoltori lamentino una mancanza di presidio. forse l'hanno voluta e quindi sarà bene che il problema se lo risolvano. d'altro canto, cerchi cani sciolti cinghialari stanno raccogliendo quella tempesta di effetti che hanno seminato col vento di protesta immotivata che avevano mesi fa sollevato

da enzo sac. 05/05/2016 14.59