Lunedì 9 maggio è stata rinnovata la convenzione tra la Provincia di Ferrara e i 24 comuni aderenti per potenziare le operazioni di abbattimento e cattura delle nutrie. L'accordo, attuato per il secondo anno consecutivo, sarà valido per i prossimi sei mesi, in attesa dell'entrata in vigore della legge statale che prevede il passaggio delle competenze alla Regione.
Il consiglio provinciale intende così evitare lo stop degli abbattimenti, ed i conseguenti danni all'agricoltura che ne scaturirebbero. Quest'anno partecipa al piano anche il comune di Sant'Agostino, che ha scelto di abbandonare la sterilizzazione, attuata lo scorso anno in via sperimentale. Metodi abbandonato perché rivelatosi troppo costoso e poco efficace. A disposizione 15 mila euro circa, che andranno agli operatori per i rimborsi benzina e per la gestione del software, che terrà conto di tutti gli esemplari abbattiti.
Obiezioni alla convenzione sono arrivate solo dal Movimento 5 Stelle, secondo cui il controllo deve essere fatto tramite sterilizzazione, ovvero privilegiando metodi incruenti, nonostante la comprovata inefficacia, ormai globalmente riconosciuta per questi animali.
Durante la discussione in aula il consigliere di Forza Italia, Vittorio Anselmi, ha proposto di “ampliare la possibilità di utilizzare strumenti di abbattimento”, attraverso “la possibilità dei cacciatori di intervenire senza bisogno di essere iscritti nelle liste”. “Siamo favorevoli alla convenzione – ha sottolineato - non perché siamo antianimalisti ma perché le nutrie sono una presenza dannosa per il territorio”. La stessa cosa, secondo il consigliere forzista andrebbe attuata per le gazze, sempre più diffuse in tutta la pianura. Proposta non applicabile, visto il divario tra lo status dei corvidi, ancora protetti dalla legge sulla fauna selvatica, e quello delle nutrie, animali da eradicare, per cui non esiste protezione alcuna.