Un progetto polacco per la protezione del gallo cedrone è l'esempio del contributo positivo dei cacciatori nella tutela della biodiversità. In Polonia la popolazione di questi uccelli si trova in una condizione di inesorabile declino. Se all'inizio del ventesimo secolo se ne contavano più di 3000, oggi il loro numero si ferma a 350 – 450 individui. A ciò si aggiungono i problemi di variabilità genetica, che rendono la specie ancora più fragile agli adattamenti climatici.
Nelle province di Dolnoslaskie in Polonia sud-est, e Podlaskie nel Nord-Ovest nel 2012 è stato avviato un progetto, cofinanziato dall'UE (LIFE11 NAT / PL / 000.428 ) per l'incremento della specie. L'analisi dettagliata delle cause del declino ha permesso di individuare nella predazione uno dei problemi principali. L'alta presenza di predatori (tassi, volpi, martore, cani procioni, ecc.) ha finora impedito alla popolazione di galli di crescere. I cacciatori coinvolti dal progetto, promosso dalle province, hanno iniziato così un vasto sforzo per ridurre le popolazioni di questi predatori, oltre ad occuparsi dei monitoraggi e della mappatura sulla distribuzione dei predatori stessi.
Altre azioni di conservazione si concentrano sulla riduzione del livello di impatto antropico negli habitat, sul miglioramento dell'habitat ed la reintroduzione di galli cedroni d'allevamento per l'incremento della popolazione. Il progetto prevede anche l'educazione ambientale della popolazione, tramite seminari e corsi di formazione sulla biologia della specie e la creazione di un documentario. Il finanziamento LIFE per il progetto continua fino al 2018, momento in cui saranno valutati i risultati del progetto. (FACE)