“In mancanza della determinazione delle quantità prelevabili e della loro ripartizione, la Giunta regionale può comunque adottare una delibera autorizzativa del prelievo venatorio in deroga”. E' quanto scrive il consigliere Alessandro Sala, in una lettera inviata all'avvocatura regionale, a cui rivolge una serie di quesiti sul da farsi in caso di parere negativo da parte di Ispra, atteso come per le passate stagioni.
Dato che Ispra non non fornisce i dati sulla piccola quantità prelevabili, cosa che drovrebbe fare per legge, probabilmente, scrive Sala, la Regione può servirsi dei dati internazionali a disposizione. Il parere Ispra è obbligatorio, ricorda nella sua nota Sala, ma è vincolante? Nell’ipotesi che il Governo alla fine del percorso annulli la delibera, “la Regione può ricorrere al Tar contro l’atto di annullamento del Governo? Credo di sì, come ha fatto con i calendari venatori (vedi Liguria). Nel ricorso al Tar contro il Governo la Regione può chiedere ai giudici del Tar di rivolgersi alla Corte di giustizia europea?”.
E in caso di ricorso animalista e di sospensione accordata dal Tar, “il Governo ha titolo per intervenire sulla delibera visto che di fatto la stessa è stata sospesa? Se interviene, e riconoscesse la legittimità della delibera regionale, la sospensiva è comunque operante?”. Il consigliere chiede quindi se è possibile in questo caso per la Regione rivolgersi alla Corte di Giustizia europea per un parere sulla deroga.