La proposta del biogolo Bernardino Ragni che ritiene conveniente e utile trasformare in risorsa economica parte della fauna selvatica, disponibile in grandi quantità nei nostri boschi, ecocompatibile e a costo zero, ha ricevuto moltissime attenzioni da quando il saggio Wildlife Economy - Nuovo Paleolitico (2015, Aracne editrice) è stato pubblicato.
Dopo l'anteprima a Expo 2015 e la recente presentazione alla Camera dei Deputati, il libro ha ricevuto un premio a Caccia Village di Bastia Umbra per "l'idea rivoluzionaria che pone la gestione della fauna selvatica nel quadro di un'innovativa visione di economia sostenibile". Il premio è stato consegnato dal direttore del Museo di Storia naturale di Jesolo, Roberto Basso.
"Dagli anni Sessanta dello scorso secolo - spiega Ragni sul Corriere dell'Umbria - porzioni sempre più vaste di territorio rurale risultano abbandonate. La Wildlife Economy propone un modello ecnomico basato sulla fauna selvatia vista non come mero oggetto di contemplazione o, al contrario, di consunzione, bensì come risorsa rinnovabile da usare ragionevolmente". Nel Paleolitico l'uomo ha utilizzato appieno le risorse a disposizione per il proprio sostentamento, attraverso la caccia. Così, in un "nuovo Paleolitico", Ragni suggerisce lo stesso approccio alla risorsa biologica, utilizzando però un approccio moderno, tecnico, scientifico e sostenibile.