La Federcaccia umbra ha scritto alla Regione chiedendo che non si proceda al rinnovo o a nuove concessioni delle aziende faunistiche venatorie in via automatica, ma che queste vengano decise dopo una approfondita discussione entrando nel merito delle norme, dei capitolati di gestione e della dislocazione territoriale di tali istituti. Per l'associazione il tema è di estrema importanza, in considerazione del ruolo che rivestono gli istituti privati nella gestione, sviluppo ed irradiamento della fauna stanziale nel restante territorio a caccia programmata.
Infine, tutto ciò considerato, la Fidc chiede che l’Assessorato Regionale di riferimento convochi, quanto prima, un tavolo con tutte le parti interessate per avviare un serio e costruttivo confronto necessario per riportare le aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie al ruolo loro assegnato dalla legge quadro nazionale 157/92, dalla legge regionale 14/94 e dal regolamento regionale 35/95.