Il nuovo direttore del Parco dello Stelvio ha incontrato i cacciatori per fare il punto delle azioni di contenimento dei cervi all'interno del parco. “Sono molto contento – ha commentato Alessandro Meinardi – di quello che sta accadendo qui; rappresenta un'eccezione a livello nazionale. Mi avevano detto di stare attento ai cacciatori ma ho scoperto che con la collaborazione si possono fare grandi progetti. Vi assicuro che anche in futuro ci vedremo spesso”.
Durante la serata sono stati presentati i numeri relativi al monitoraggio della specie. Il prelievo di 600 cervi ha in pratica consentito di mantenere il numero sotto controllo. “Il nostro Piano di gestione – spiega Alessandro Gugiatti del comitato lombardo del Parco – sta diventando un esempio per le altre realtà protette”. “Parlo da cacciatore – ha aggiunto Paolo Lanfranchi, del dipartimento di medicina veterinaria dell'Università di Milano – ma dobbiamo cambiare atteggiamento, valorizzando le specificità delle due realtà, il mondo venatorio e quello protezionista. Il fatto che si spari all'interno del Parco rappresenta un'eccezione a livello nazionale”.
Quella dei piani di prelievo per il Parco è anche una fonte di reddito, vista l'altissima qualità delle carni di cervo, considerate una produzione di qualità ricercatissima dai turisti ed escursionisti nei ristoranti locali. (La Provincia di Sondrio)