La Regione Liguria ha stabilito le modalità per la riapertura della caccia al capriolo, la cui stagione per il maschio inizia il primo giugno, fino al 15 luglio, per poi riaprirsi il 15 agosto fino al 30 settembre. Le femmine e i piccoli dell'anno di capriolo saranno invece abbattibili dal 1 gennaio al 15 marzo 2017. La tecnica ammessa è quella dell'uso di carabina a caricamento singolo manuale (bolt-action) munita di cannocchiale di mira.
Meno stringenti dell'anno scorso le nuove regole, criticate dalle associazioni ambientaliste: sparisce l'obbligo di utilizzare solo munizioni atossiche (con palle uniche in rame) per prevenire l'avvelenamento delle carni con frammenti di piombo; sparisce l'obbligo, a fini di sicurezza, di utilizzo delle pettorine ad alta visibilità (una vera deregulation); aumenta da uno a due il numero dei possibili "accompagnatori" disarmati del cacciatore, col rischio di facilitare implicitamente comportamenti irregolari di "battuta" , attualmente vietati; la caccia al capriolo maschio potrà avvenire anche in forma di "cerca", oltre che da appostamento.
Protesta in particolare la Lac, secondo cui la caccia al capriolo frutta all'Ambito Territoriale di Caccia (ATC), l'organismo venatorio privatistico incaricato dalle Regione dei censimenti, dai 30 euro per un giovane, ai 150 euro per un maschio di due o tre anni con il palco. Ovvero le somme richieste ai cacciatori per le quote assegnate. (quotidiano.net)