Come ci si aspettava, Ispra ha risposto negativamente alla richiesta di deroghe per la caccia a peppola e storno avanzata dalla Regione Lombardia. Un rito ormai, quello del parere negativo di Ispra (la richiesta da parte della Regione è obbligatoria entro la fine di aprile, secondo quanto prevede la legge 157/92), che si ripete da anni. Come gli anni passati l'Istituto a sostegno del diniego evidenzia la mancanza di dati, ammettendo di non essere in grado di accertare la piccola quantit�dei fringillidi prelevabili secondo le modalità indicate dall'Ue.
Il commento di Fidc Brescia su facebook: “Anche quest’anno ISPRA ha risposto picche alla richiesta di prelievo in deroga fatta dalla Regione Lombardia. Come abbiamo già detto, non resta che una strada al Governo Lombardo, quella di un atto amministrativo, una delibera che sarà impugnata sicuramente dalle sigle animaliste (non occorre avere la sfera di cristallo per immaginarlo). Questo fatto però darebbe alla Regione la possibilità di potersi appellare alla Corte Costituzionale di Strasburgo il cui parere (positivo o negativo) sarebbe però definitivo e inappellabile. Crediamo che a questo punto della nostra storia venatoria sia giusto sapere come stanno le cose, una volta per tutte. Punto".
Staremo a vedere quali sono le prossime mosse di Regione Lombardia, se ci saranno.