Riceviamo e pubblichiamo:
Fumata nera in consiglio regionale per la norma transitoria approntata per sanare il vuoto legislativo conseguente alla bocciatura della legge regionale sugli ATC da parte della Corte costituzionale: un fatto di inaudita gravità che mette adesso a serio repentaglio le attività di gestione della fauna, a partire da quelle di prevenzione e risarcimento dei danni alle colture agricole fino a quelle indispensabili per lo svolgimento dell’attività venatoria.
Un irresponsabile gioco al massacro che ha per protagoniste le opposizioni (Cinque Stelle, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Sinistra Italiana, Forza Italia), poco preoccupate del bene comune e intente a dar fiato e voce alle richieste delle proprie clientele: l’approvazione del provvedimento proposto nella seduta odierna è stata infatti subordinata all’accettazione di un emendamento finalizzato ad aumentare il numero dei componenti degli ATC per dare poltrone alla propria corte di “questuanti”; una richiesta a suo tempo perorata dalla Liberacaccia e motivatamente già respinta.
Una manfrina vergognosa che rischia adesso di gettare nel caos la gestione delle molteplici ed indispensabili attività, cui attendono gli ATC, a partire da quelle necessarie per la tutela delle produzioni agricole e per finire a quelle dell’organizzazione della caccia; un comportamento inqualificabile e di cui gli affossatori della norma, i politici ed i loro clientes , si assumono tutte le responsabilità; un no pronunciato non solo contro i cacciatori ma anche contro gli agricoltori e le loro associazioni che avevano con forza richiesto questo intervento.
La sollecitazione è adesso che il provvedimento venga comunque approvato dal Consiglio al più presto e che l’Amministrazione regionale assuma subito ogni atto necessario a garantire continuità della gestione e delle funzioni amministrative.
Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia - Anuu)