Gli attuali ambiti territoriali di caccia potranno svolgere le proprie funzioni fino al 31 dicembre 2016 e non oltre. Saranno nel frattempo suddivisi in dimensioni sub provinciali, secondo quanto sarà determinato dalle modifiche al piano faunistico venatorio. È quanto prevede la proposta di legge approvata dalla seconda commissione, presieduta da Gianni Anselmi.
Il testo, che passa ora all'esame dell'Aula – in commissione voto favorevole dei consiglieri di maggioranza Anselmi, Bugetti, Bezzini, Nardini e Niccolai, voto contrario dei consiglieri delle opposizioni Galletti e Salvini – interviene a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, che ha recentemente dichiarato illegittima la riforma della Regione Toscana sugli Ambiti territoriali di caccia (Atc). Gli Atc erano stati ridotti a 9, in corrispondenza dei territori delle ex province (con accorpamento Firenze e Prato) ed era stata prevista l'istituzione di sottoambiti di dimensione sub provinciale.
La nuova proposta di legge, a firma del consigliere Leonardo Marras e del presidente Eugenio Giani, "è il provvedimento – ha ricordato Gianni Anselmi – che il Consiglio ha ritenuto di non porre urgentemente all'ordine del giorno nella seduta scorsa. In quel caso era necessaria una maggioranza dei tre quarti. Si interviene, dunque, in conseguenza della sentenza della Corte costituzionale, per assicurare la continuità operativa degli ambiti territoriali di caccia. Non solo per l'esercizio dell'attività venatoria, ma anche per il ruolo che svolgono in relazione al risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica agli agricoltori". In particolare, le norme intervengono per consentire l'esercizio degli Atc, "prevedendo un intervento di riforma degli ambiti entro la fine del 2016", ha spiegato ancora Anselmi.
Gli Atc attualmente in carica continueranno a svolgere le funzioni considerate indefettibili entro e non oltre il 31 dicembre 2016. La legge dispone anche le scadenze per completare la riforma entro la fine di quest'anno: il territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata sarà ripartito in Atc sub provinciali entro il 30 novembre; il presidente della regione nominerà gli organi direttivi entro il 31 dicembre. Nel corso del dibattito, respinto un emendamento presentato dal consigliere Roberto Salvini, teso ad "allargare la rappresentanza negli Atc dei portatori di interessi, assicurando la presenza di un rappresentante anche delle associazioni con almeno 3mila 500 iscritti".
La consigliera Irene Galletti ha a sua volta motivato il voto contrario alla proposta di legge: "Volevamo proporre un emendamento per accorciare i tempi, vediamo che il provvedimento è tutto mirato agli interessi dei cacciatori e delle attività venatorie e a mettere in pratica la legge Remaschi, che il nostro gruppo ha fortemente contrastato. Ci riserviamo di portare nostre proposte in Consiglio". I consiglieri Marco Niccolai e Simone Bezzini hanno invece sottolineato "la necessità e l'urgenza del provvedimento" e richiamato la "responsabilità di chi ha deciso di non ammettere la proposta di legge al voto dell'Aula nella seduta della scorsa settimana".
(Regione Toscana)