Alla festa "Caccia, Pesca e Sport", di Casella (GE) dibattito acceso sui calendari venatori italiani, con particolare attenzione alle eclatanti differenze sui tempi di caccia concessi in Francia, soprattutto in riferimento alle stesse rotte migratorie che convolgono l'Italia (Liguria e Sardegna). Durante il convegno di sabato, organizzato dalla Federcaccia, Modifica dei key concepts secondo i recenti studi, sono intervenuti Renata Briano Europarlamentare, Jean-Claude Ricci Direttore scientifico Institut Mediterranéen du Patrimoine Cynegetique ed Faunistique, Lorenzo Carnacina Responsabile Ufficio Avifauna Federcaccia, Stefano Mai Assessore Regionale Ligure alla Caccia.
"A Casella discutiamo del passato, del presente e del futuro della caccia... che passa dalla raccolta e dall'elaborazione dai dati scientifici!" scrive l'Europarlamentare Briano sabato scorso sulla propria pagina Facebook. "Ma perché i dati italiani sono così diversi da quelli degli altri paesi europei con le stesse caratteristiche ambientali e climatici?" domanda Briano, ribadendo che questa situazione non può più essere tollerata.
"Dobbiamo promuovere un confronto serio e raccontare con coraggio le contraddizioni" evidenzia l'europarlamentare Pd. "Come possiamo continuare a dare ad ISPRA un potere inquisitorio senza invece aumentare i fondi per la ricerca e chiedere di confrontare i loro dati con quelli delle associazioni venatorie, delle regioni, delle università?! Ma che problema c'è? Partiamo quindi dal nostro paese perché non è solo colpa dell'Europa!".