Con tre diverse sentenze il Tar della Toscana ha annullato le delibere di nomina dei consigli degli Atc di Firenze, Lucca e Grosseto. I ricorsi, presentati dalla Libera Caccia, esclusa dalle nomine a causa dell'utilizzo del metodo di rappresentanza maggioritario (che finora ha favorito le altre associazioni unite), hanno trovato tutti accoglimento da parte del Tar, che, dopo aver respinto la richiesta cautelare di sospensiva, ha annullato le tre deliberazioni.
Secondo i giudici le norme sulle nomine sono correttamente applicate solo se oltre ad applicare il principio di rappresentanza, venga rispettato anche quello di partecipazione pluralistica, tenendo conto anche dei soggetti che, pur rappresentativi in termini di iscritti, non hanno scelto di raggrupparsi con gli altri. "Le sentenze del Tar finalmente hanno fatto giustizia in una vicenda iniqua - dice al Tirreno il presidente di Libera Caccia Paolo Isidori -. C'è voluta una sentenza per riconoscere la rappresentatività della Libera Caccia al pari delle altre associazioni, non bastava evidentemente il numero di iscritti".