Il T.A.R. Toscana, con sentenze nn. 1064, 1066 e 1069/2016, ha accolto i ricorsi proposti da Libera Caccia avverso le delibere di nomina dei membri dei Comitati di Gestione degli ATC di Firenze, Grosseto e Lucca.
Questo perché è stato ritenuto, sorprendentemente, che il principio di "rappresentatività" (normativamente previsto e la cui applicazione aveva comportato la nomina dei rappresentanti delle associazioni proporzionalmente al loro grado di rappresentatività e radicate sul territorio provinciale, tre le quali Federcaccia) debba contemperarsi con il principio del "pluralismo" (che darebbe invece "voce" anche ad associazioni che, come Libera Caccia, vantano un numero estremamente più esiguo di iscritti a livello locale).
Si tratta di sentenze a dir poco contraddittorie perché sconfessano in modo superficiale (non a caso sono state scritte a distanza di poco più di una settimana dalla discussione dei ricorsi: altro dato sorprendente, se si considerano i tempi non proprio rapidi della giustizia italiana) sia le motivate decisioni assunte in sede cautelare (ordinanze nn. 14, 15 e 16/2015) sia i numerosi precedenti (sentenze n. 676, 680 e 897 del 2013) con cui lo stesso T.A.R. Toscana aveva affermato la piena legittimità della scelta dei nominativi proposti dalle associazioni venatorie sulla base della proporzionale rappresentatività espressa tramite il numero degli associati iscritti sul territorio provinciale (arrivando addirittura a definire "fuorvianti" le tesi e le pretese di Libera Caccia).
Per questo tali sentenze verranno fatte oggetto di immediati appelli al Consiglio di Stato che i legali di Federcaccia hanno già avuto incarico di predisporre e che verranno presentati entro la fine di questa settimana.
Nel frattempo, in merito alle notizie destabilizzanti diffuse in questi giorni, preme sottolineare che l'accoglimento dei ricorsi di Libera Caccia non determina alcun effetto immediato ed automatico sugli ATC e sul funzionamento degli attuali Comitati di Gestione che potranno continuare ad operare fino a quando non verranno formalmente rinnovati.
E questo:
- sia per rispetto del principio della "continuità amministrativa" che consente (ed anzi impone) agli organi amministrativi di continuare a svolgere le proprie funzioni, ancorché ne sia viziata la composizione, fin tanto che non si provveda alla loro ricostituzione e sostituzione;
- sia e soprattutto perché il Consiglio Regionale della Toscana, nel modificare la L.R. n. 3/1994 e nel
prevedere i nuovi ATC di dimensione sub-provinciale, ha confermato la piena validità degli attuali Comitati di Gestione autorizzandoli, espressamente, a continuare a svolgere le proprie funzioni fino al 31.12.2016 data entro la quale sarà provveduto alla nomina degli organi direttivi dei nuovi ATC.
Naturalmente si terranno informati gli iscritti sull'esito degli appelli proposti da Federcaccia con l'auspicio, ed anzi la convinzione, che il Consiglio di Stato vorrà fare giustizia su una vicenda che, per l'iniziativa di pochi, rischia di danneggiare gli interessi della assoluta maggioranza dei cacciatori toscani che si identificano, e di ciò nei siamo orgogliosi, nei programmi e negli ideali della nostra associazione.
Federcaccia Toscana
(Associazione aderente alla Confederazione Cacciatori Toscani)