Regione Lombardia ha inviato una nota che aggiorna le modalità di registrazione dei richiami vivi, di proprietà dei cacciatori capannisti, a seguito delle modifiche della legge e in vista dell’aggiornamento del software che non è ancora avvenuto.
“Come noto - scrive la Regione -, con l.r. 38/2015, è stato modificato l’art. 26 della l.r. 26/93 relativamente agli adempimenti per i cacciatori che detengono richiami vivi per la caccia da appostamento: per i richiami di allevamento non è più necessario inserire nella Banca dati regionale il codice identificativo indicato sull’anellino tarsale, ma è sufficiente indicare il numero complessivo di esemplari per ciascuna specie".
L’applicativo banca dati non è ancora stato adeguato a questa modifica normativa perché è parte degli applicativi della UO Veterinaria che sono attualmente oggetto di una ampia revisione conseguente al riordino del sistema della Sanità lombarda. La messa in produzione della modifica dell’applicativo è prevista per la fine di luglio.
Nel frattempo è comunque possibile aggiornare la Banca dati con le modalità precedenti senza che sia necessario inserire il codice identificativo dei richiami di allevamento. Per questi ultimi, infatti, è sufficiente indicare, per ogni esemplare, un carattere qualsiasi (es. “A”)”.