In una nota le Gav (Guardie Ambientali Volontarie) della Toscana, delle quali un buon numero erano convenzionate con le Provincie, attraverso le associazioni ambientaliste, annunciano di essere costrette dopo 18 anni ad interrompere a tempo indeterminato il loro servizio di tutela ambientale.
La decisione si deve, spiegano, alla modifica da parte della Giunta Regionale Toscana di della normativa in vigore, che ha portato alla sospensione dei contributi erogati alle Province. "Atti che - dicono le Gav in una nota - rendono impossibile la prosecuzione del servizio di vigilanza ambientale".
"Oltre alla già forte riduzione degli organici delle polizie provinciali che è un grosso regalo ad inquinatori, bracconieri e trasportatori illegali di rifiuti - sottolinea il Coordinamento regionale delle Gav -, i cittadini toscani sappiano perciò che con questa scelta la Giunta Regionale si assume tutte le responsabilità di eliminare nei fatti la vigilanza volontaria dell’ambiente esercitata gratuitamente da oltre 500 Gav in tutta la Toscana e di lasciare via libera a piromani, bracconieri e inquinatori bloccando altresì il controllo della proliferazione degli ungulati e il soccorso agli animali in difficoltà e agli animali di affezione".
"Le Gav chiedono quindi alla Giunta Regionale, visto che nessuna delle loro proposte in sede di modifica della legge è stata accettata e che nessuno dei contatti tenuti fino ad ora con le parti politiche ha portato al raggiungimento delle promesse ricevute, di sospendere l’approvazione della legge sulla biodiversità e di riaprire la discussione sulle modifiche alla normativa sulla base delle proposte presentate e confermano l’interruzione del servizio di vigilanza volontaria a tempo indeterminato".