“I comitati devono essere ricostituiti subito, le nomine che furono fatte per il mondo venatorio non sono più valide, quindi chiunque indugerà nel rispetto della legge dovrà risponderne davanti alla giustizia ordinaria”, così Libera Caccia Toscana risponde alla recente nota della Confederazione Cacciatori Toscani, che, a seguito delle sentenze del Tar sulle nomine degli Atc, ha ribadito che, per effetto della disposizione regionale da poco approvata, i comitati degli Atc mantengono le loro funzioni.
“Libera Caccia non vuole togliere posto agli altri – sottolinea nella nota l'associazione -, quello che noi proponiamo è il seguente concetto: in Atc ci sono tre posti per il mondo venatorio, bene, vanno suddivisi per le tre associazioni numericamente più rappresentate questo è chiedere troppo? La maggioranza resterebbe quasi sicuramente nelle mani della CCT che è composta da ARCI, FIDC e ANUU quindi dove sta lo scandalo? Il problema è uno solo: i dirigenti del CCT non vogliono assolutamente che nessuno possa controllare come vengono impegnati i soldi dei cacciatori! La commissione di controllo regionale stranamente non è stata neanche istituita, eppure fu chiesta a gran voce con tanto di emendamenti dall'Assessore Remaschi quando sedeva in consiglio regionale. Ma si sa, una volta conquistata la poltrona in Giunta tutto si dimentica per ossequiare gli amici della CCT. Persino la proposta di rendere pubbliche le sedute dei comitati degli ATC, proprio come quelle dei Comuni, per poter ascoltare cosa si decide con i soldi dei cacciatori, purtroppo, non è stata attuata da nessun ATC”.