La terza Commissione 'Assetto del territorio' della Regione Valle d'Aosta ha espresso parere favorevole a maggioranza sul disegno di legge che modifica le norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e per la disciplina dell'attività venatoria e le disposizioni in materia di parchi faunistici.
Il fulcro della riforma, e delle polemiche dei mesi scorsi, riguarda l'assegnazione dei capi. Dal 1° gennaio 2018, i capi prelevabili in una determinata circoscrizione saranno assegnati ai cacciatori appartenenti alla stessa e ripartiti, prioritariamente, nelle sezioni comunali situate nel territorio di riferimento. Fino a tale data, al fine di garantire una quota media di prelievo pro-capite omogenea in tutte le circoscrizioni venatorie e un'equilibrata distribuzione dei cacciatori nel territorio regionale, è previsto che i capi prelevabili in una determinata circoscrizione siano assegnati ai cacciatori appartenenti alla stessa fino al raggiungimento della media di prelievo pro-capite regionale. I capi eccedenti sono assegnati a cacciatori di altre circoscrizioni.
"Le modifiche alla disciplina della caccia mantengono la coerenza con l'impianto della legge regionale del 1994 che ha legato maggiormente il cacciatore al territorio, - ha detto il relatore del provvedimento, David Follien (Uv) -e vanno nella direzione di promuovere le specificità venatorie del territorio valdostano, razionalizzare la spesa e snellire le procedure”. Il testo, che ha recepito due emendamenti proposti dall'Assessore all'agricoltura, è stato presentato dalla Giunta regionale il 28 aprile scorso e si compone di 18 articoli.